Fini è spacciato. Anzi no: lo assolve Feltri

par WilNonleggerlo
mercoledì 22 settembre 2010

"Ecco la prova. Fini non ha detto la verità: ha sbolognato l'appartamento al cognato a prezzo di liquidazione", tuona in prima pagina Il Giornale. Quelli di Libero rincarano la dose: "Risolto il giallo di Montecarlo. Gianfranco Fini ha regalato un milione e mezzo di euro a suo cognato. Ora ridiamo noi: Fini non può più restare alla presidenza della Camera". "Il caso Fini è chiuso", la sentenza di Dagospia.

A leggere certa stampa sembrerebbe che per il Presidente della Camera sia davvero finita, e non c'è dubbio, quel documento che appioppa la proprietà della casa di Montecarlo a Giancarlo Tulliani pesa come un macigno. Sbaglierò, ma a grandi linee mi sembra che la posizione di Fini non cambi un granché. Sia chiaro, non che m'interessi difendere l'ex leader di An, che ai miei occhi rappresenta solo un passato che non la smette di erigersi a futuro, però per amore della cronaca vorrei segnalarvi una cosa curiosa. Nel giorno del bombardamento mediatico finale, nel giorno dei documenti schiaccianti, nel giorno della chiusura dei giochi, a leggere per benino l'editoriale di Vittorio Feltri si scopre che...
 
Può darsi che il presidente sia stato ingannato dal parente, il quale 
non è escluso abbia approfittato della sua buona fede. Non sappiamo.

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