Ferrovia AltaVelocità AltaCapacità Napoli-Bari: risparmiare 2 miliardi?

par Bobby Falvella
martedì 6 marzo 2012

790 milioni di euro (CIPE) per la TAVTAC Napoli-Bari: Vendola ne è entusiasta (l’ ottimo Presidente della Puglia da sempre in prima linea contro la TAV Torino-Lione): ma anche nel Sud (come in Valdisusa) consumo di paesaggio e territorio agricolo, spreco finanziario e... L’ immancabile buco orografico (nell’ Appennino).
Il progetto TAVTAC Napoli-Bari prevede la trasformazione dell’attuale linea Napoli-Cancello-Dugenta-Benevento-Ariano-Foggia con interventi di potenziamento e raddoppio dei binari: benissimo, la cultura ecologica del Recupero e del Restauro è saggia ed ottima decisione (ovviamente, sempre che l’ intervento sia urgente) . 
 
Però, nel tratto Apice-Orsara i progettisti non hanno saputo resistere (alla consueta, nevrotica frenesia di Alta Velocità ed) alla tentazione di scavare un secondo “buco negli Appennini”, e quindi hanno condannato a morte tutto il tracciato della ferrovia esistente (circa 30 km, con relativi manufatti, impianti, gallerie e stazioni: Montecalvo, Buonalbergo, Castelfranco, Ariano Irpino, S. Vito, Savignano e Montaguto). Intorno al quale gravita il magnifico (a meno di eventuali discaricche di monnezza napoletana) ed incontaminato territorio agricolo del Miscano, del Fortore e del Cervaro (circa 20 comuni).
 
Salvo ripensamenti, farebbero un’inutile stazione a Grottaminarda, area industriale e commerciale, già ampiamente servita dall’autostrada Napoli-Bari. Naturalmente, per fare questo inutile “buco nell’ Appennino”, i costi salteranno alle stelle col risultato che il piccolissimo tratto Apice-Orsara da solo costerà al contribuente circa 2 miliardi di euro su una spesa totale di 5 miliardi di euro per l’intero intervento Napoli-Foggia. Quasi la metà.
 
ll contribuente (data anche la crisi economica) risparmierebbe volentieri questo inutile aggravio di spesa. Cosa ne dicono gli ambientalisti ?

Leggi l'articolo completo e i commenti