Feltri si dimette da Direttore de Il Giornale, ma...

par Giovanni Mistero
venerdì 24 settembre 2010

Galeotta fu la casa di Montecarlo. Già dentro l’occhio del ciclone, e dell’Ordine, a causa del trattamento Boffo, e oggi del presunto dossieraggio a carico di Fini, Feltri si dimette da direttore de Il Giornale, ma...

Il “ma” è d’obbligo, dato che il direttore che è riuscito a fare uscire più di trenta prime pagine consecutive sull’affaire Montecarlo, non riuscendone, per ora, a cavare un ragno dal buco, tantomeno le attese richieste dimissioni da Presidente della camera di Fini, non si è dimesso definitivamente, ma camaleonticamente cambia pelle, lasciando, sì, la direzione al fido Sallusti (con onori e oneri conseguenti), per passare a quella di direttore editoriale (come era a Libero). Ad annunciarlo, tanto per cambiare è Dagospia, che sottolinea come il motivo principale di questo cambio di vesti sia dovuto alla sospensione dell’albo dell'Ordine nazionale della stampa.
 
Tutto questo mentre Il Fatto smentisce la veridicità del documento proveniente da Santa Lucia che dovrebbe dimostrare come le società offshore usate per la compravendita della casa monegasca siano riconducibili a Tulliani, cognato di Fini. Il quotidiano di Padellaro infatti, incassa sì, la conferma da parte del Ministro della Giustizia di St. Lucia, ma chi quella carta l’avrebbe dovuta stampare, ovvero la tipografia ufficiale dello staterello caraibico, nega di averlo fatto, facendo notare come diverse cose sembrino taroccate, primo fra tutti il carattere tipografico dell’intestazione del documento.
 
Insomma tra accuse, quelle di Bocchino e dei finiani, difese, quelle di Lavitola, direttore dell’Avanti, accusato ieri proprio da Bocchino ad Annozero di aver confezionato il dossier – che oggi si difende dicendo che sta cercando prove riguardo la veridicità o meno di quel documento -, e quella di Berlusconi che si dice estraneo alla vicenda (come i Servizi, d’altra parte), ecco che Feltri si defila... un defilarsi, come detto, solo di facciata, forse per poter agire con le mani più slegate, tanto a rimetterci la faccia ora e più che mai, sarà proprio Sallusti.

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