Fassino si dimette: lascia il parlamento e si scaglia contro l’antipolitica

par materialeresistente
venerdì 22 luglio 2011

Piero Fassino si è dimesso da deputato per fare il sindaco. Purtroppo. Lo avremmo voluto in servizio permanente a Roma con sua moglie ed il privilegio di due stipendi da parlamentare in famiglia. Un taglio ai costi della politica di questo tipo ci disturba e ci rammarica. Abbiamo qualche problema ad immaginare il modo in cui gestirà questa città dopo i brillanti risultati del suo predecessore.

Torino è una delle città più indebitate d'Italia, una delle più inquinate. Un posto in cui da anni si riparano strade (sempre le stesse) senza riuscire a capire come mai non si riesca a trovare una soluzione.
 
Un luogo in cui invece che disincentivare il traffico privato si costruiscono parcheggi in centro, con quartieri nuovi pomposamente definiti spina 1 e 2 che solo a guardarli mettono i brividi.
 
Una città in cui gli amministratori per primi si sono prodigati per la privatizzazione di servizi pubblici come il trasporto e la distribuzione dell'acqua.
 
Un luogo in cui la casa di Gramsci, sfrattando le famiglie che la abitavano, è stata venduta ad una società che la doveva trasformare in albergo. Devono ancora farlo, l'albergo. In compenso i ponteggi sono ancora lì.
 
Se venite da questa parti potrete ammirare una casetta di legno costruita in una piazza stravolta e resa bruttissima da un intervento illuminato di qualche architetto amico di famiglia. Il tutto nel pieno centro storico della città.
 
Si è scagliato contro l'antipolitica il Fassino. Nel suo parlamento pieno di gente rappresentante il popolo, ma stranamente con professioni che con i mestieri del popolo non hanno nulla a che fare. Pieno di avvocati, notai, medici ed ex sindacalisti. Ingegneri e liberi professionisti di tutte le risme. Con qualche riserva indiana di operai ed ex cassaintegrati.
 
Insomma gente che sa bene come rappresentarvi.
 
Viene sostituito da tale Francesca Cilluffo di mestiere notaio. Una a cui mancava un po' di reddito per arrotondare. 

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