Fanghi rossi in Sardegna: la scoperta dell’acqua calda

par Vanessa
sabato 16 ottobre 2010

È di questi giorni la notizia che una "bomba ecologica" con una dimensione 25 volte maggiore di quella relativa ai fanghi rossi riversati nel Danubio qualche giorno fa, sia presente a Portovesme, un paese situato sulla costa sud-ovest della Sardegna, nel quale ho vissuto.

Questa notizia è stata rivelata oggi dal settimanale Panorama. Vorrei precisare che il bacino in questione è stato scavato circa 35 anni fa dall'Eurallumina, quindi mi pare assurdo che solo oggi ci si preoccupi di questo imminente disastro ambientale.
 
L'ex assessore all'ambiente, Ignazio Atzori, ha spiegato che i fanghi rossi di Portovesme sono inertizzati con l'acqua salata del mare, diversamente da quanto è accaduto in Ungheria.
 
Solo fino a 2 giorni fa, gli operai dell'Eurallumina protestavano per riprendere la produzione, stazionando per 3 giorni e 3 notti davanti alla sede del Consiglio Regionale di Cagliari.
 
Non vorrei che tutto questo potesse causare un suicidio del territorio e che si allarmasse inutilmente la popolazione.
 
Spero che non si vogliano pugnalare alle spalle tutti quegli operai che stanno lottando per riavere un posto di lavoro, utilizzando una scusa per non riaprire la fabbrica.
 
fonte: l'Unione Sarda 
Credits Foto: Ecologiae

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