Fake News: si fa (troppo) presto a dirlo

par Aldo Funicelli
giovedì 30 novembre 2017

Oramai si usano su tutto, le fake news e qualcuno le sta pure usando per pulirsi la coscienza e magari per togliersi qualche sassolino.
Penso a Il giornale, che nella home page mette subito in chiaro la sua linea editoriale

Nell'editoriale di ieri, Sallusti per esempio se la prende con le bufale che avrebbero fatto cadere Berlusconi:

È oggi accettato scientificamente che furono delle fake news sponsorizzate da La Repubblica le notizie che fecero cadere il governo Berlusconi nel 2011. Non è vero, infatti, che l'Italia era sull'orlo del default e che non c'erano i soldi in cassa per pagare gli stipendi pubblici; è risultata assolutamente infondata l'inchiesta giudiziaria-mediatica sulle notti di Arcore, tanto che Berlusconi è stato poi assolto in tutti i gradi di giudizio.

Già la parola scientificamente in bocca a questi giornalisti fa impressione, comunque:


 Berlusconi si è dimesso dopo aver perso la sua maggioranza (al voto di fiducia sul rendiconto generale del bilancio dello Stato alla Camera)

 la guerra sullo spread nasceva dalla scarsa fiducia degli investitori nell'Italia e nel suo governo

 sulle notti di Arcore (Bunga bunga, Ruby rubacuori, la nipote di Mubarak): Berlusconi è stato assolto, ma citando Wikipedia 

“ci fu prostituzione ma conoscenza età non assistita da adeguato supporto probatorio”[147]. Nessuna prova è stata accertata sul fatto che Berlusconi avesse esercitato un atteggiamento intimidatorio o quanto meno un'induzione indebita nei confronti del responsabile della questura milanese affinché rilasciasse la minorenne marocchina, né che fosse a conoscenza dell'età della ragazza all'epoca dei rapporti sessuali

Oramai stiamo usando la parola fakenews come tana libera tutti, tutto è una fake. E se tutto è fake, nulla lo è veramente... E uno può veramente credere che Ruby rubacuori fosse nipote di Mubarak. 


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