Facebook non è una democrazia

par 0punto2
martedì 21 aprile 2009

Chi è un utente Facebook “consapevole” è senza dubbio al corrente del tentativo di cambiamento unidirezionale dei termini di utilizzo del Social Network, delle successive polemiche e della conseguente svolta “democratica” di Facebook che ha portato al voto degli utenti.

Un voto iniziato ieri, e che si concluderà il 23 Aprile 2009.

Ma l’utilizzo dello strumento del voto risulta efficace in democrazia, e Facebook non è democratico: è una società privata che si chiama Facebook Inc, la quale deve rispondere ai suoi investitori e creare profitti per sopravvivere.

Nulla da eccepire, ma i suoi 200 milioni di utenti non possono essere considerati un popolo e la sua natura di società privata le impedisce la possibilità di esercitare una reale democrazia.

I documenti che vengono sottoposti al voto, rielaborati dopo il commento di utenti ed esperti, denunciano chiaramente questa natura e non potrebbe essere altrimenti.

Nella Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità messa al voto, all’Articolo 2, dal titolo Condivisione dei contenuti e delle informazioni si dice:

“Ci concedi una licenza non esclusiva, trasferibile, con il diritto alla cessione in sublicenza, libera da diritti e valida in tutto il mondo che ci autorizza a utilizzare tutti i contenuti IP pubblicati su Facebook o in connessione con Facebook (”Licenza IP”). Questa licenza IP terminerà al momento dell’eliminazione dei contenuti IP o dell’account”

Ma

“tranne nei casi in cui i contenuti siano stati condivisi con altri utenti e questi ultimi non li abbiano eliminati”

Quest’ultima parte dell’articolo, esplicita che quando un utente ha condiviso dei dati con un altro utente (che è poi il motivo fondamentale per cui esiste un Social network), in realtà non si è trattato di una condivisione, bensì dell’invio di una copia, che rimane su Facebook anche se colui che ha condiviso i dati chiude il suo account.

Questo meccanismo priva gli utenti della completa proprietà dei loro dati e ne concede di fatto, potenziale licenza perenne al loro utilizzo.

Nello stesso documento inoltre, all’articolo 12, dal titolo Modifiche si dice:

“Possiamo apportare modifiche per ragioni legali o amministrative previo avviso, ma senza possibilità di replica”

Che manifesta senza ombra di dubbio l’impossibilità di Facebook di svincolarsi dalle sue dinamiche di società privata e di dover agire quando necessario per la sua sopravvivenza, senza possibilità di replica.

E nell’articolo 16 dal titolo Altro si dice:

“Niente di quanto dichiarato nel presente Contratto può impedirci di rispettare la legge”

Che significa che Facebook non potrà mai essere al di sopra delle parti e che una volta condivise, le informazioni e i dati sensibili incautamente postati online, non saranno mai più completamente sotto il controllo dell’utente.


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