Facebook: infangata la memoria di Massimo Troisi, gli utenti insorgono

par Eduardo Parente
lunedì 3 giugno 2013

Immagini hard, lesbo, o peggio, che appaiono e scompaiono sulla pagina Facebook dedicata al grande Massimo Troisi. L'ultima (quella in foto) è apparsa sabato 1 giugno 2013. Poi, è stata eliminata.

NAPOLI - Massimo Troisi: un grande attore. Uno dei più grandi nel panorama artistico non solo partenopeo, ma dell'intera penisola e oltre, stroncato da un infarto il 4 giugno del 2004. Ma non è la sua storia che raccontiamo, oggi. Nonostante la sua memoria sia universalmente viva nell'animo e nei ricordi di tanti, per le sue doti artistiche, oltre che per quelle umane, c'è un soggetto, non ancora identificato, che si nasconde dietro le quinte di una pagina Facebook, e che sta infangando l'immagine del grande artista partenopeo, nel peggiore dei modi.

Un gruppo Facebook, come si dice in gergo, con tanto di foto di Troisi, in primo piano, e con post che il pù delle volte, a dire la verità, ritraggono i momenti più salienti della sua vita cinematografica. Fino a qui, nulla di grave. Se non fosse, però, che tra una pillola di memoria e l'altra, l'amministratore della pagina in questione, non inserisca anche qualche link che nulla ha a che vedere con il grande artista: link che sfociano nel disgusto più abbietto, con foto erotiche che ritraggono individui in atteggiamenti disinibiti e, qualche volta, che rasentano il lesbo più sfrenato o, addirittura, la pedopornografia. Tutto questo, con il silenzio assordante dei vertici di Facebook che non sembrano accorgersi di quanto accade nel ventre della propria creatura. 

Il gruppo, infatti, nato nel 2008, raccoglie qualcosa come un milione e passa di iscritti, che sistematicamente si indignano, con commenti di disapprovazione, quando appaiono certi contenuti. Post di dubbio gusto che vengono, peraltro, cancellati dall'eminenza grigia che si trova a gestire la pagina, quando il disgusto degli utenti diventa incontenibile, e quando qualcuno comincia a minacciare una denuncia alla Polizia Postale. Ma il gruppo è ancora lì. Per questo, chi scrive, ha ritenuto opportuno fotografare i post incriminati, prima che venissero cancellati.

La memoria di un grande artista, violentata, deturpata ed infangata da qualche strimpellatore di tastiere che nulla ha a che fare con Massimo Troisi. Mimmo Giorgiano, sindaco di San Giorgio a Cremano, città natale del grande Troisi - in una dichiarazione rilasciata a "Il Mattino" -, ha già annunciato iniziative legali. «Per difendere l'onorabilità e la storia di uno dei nostri concittadini più illustri, dice Giorgiano, stiamo verificando la possibilità di fare causa per cancellare questa pagina Fb o quantomeno eliminare le pubblicità e le foto hard abbinate a Troisi».

E se alcune immagini hard sono state già eliminate dalla pagina Facebook, dedicata al compianto artista, altre continuano ad apparire e scomparire, come per magia. Un'altra è apparsa sabato 1 giugno 2013. Poi, è stata eliminata (e un'altra ancora ieri, 2 giugno). In rete, infine, è nata una pagina Facebook che da tempo cerca di contrastare l'inarrestabile ascesa di questo contenitore virtuale che infanga la memoria di Troisi, con tanto di petizione on-line

L'auspicio, e il senso di questo articolo, dunque,è che, chi di dovere, metta finalmente la parola fine a questo scempio, miserabile e vile.


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