Eurozona Thriller

par Stefano Bassi (Beatotrader)
venerdì 15 luglio 2011

Dalla terra dei Lapponi arriva una ramanzina specifica all'Italia ed un ultimatum sui PIIGS.

"Finnish finance minister says there is a risk that debt crisis will spread. Finnish finance minister says Italy should quickly make austerity plans, adding that no future bailouts without guarantees"

Insomma, l'Italia si deve dare una sveglia sui piani di austerity senza fare finanziarie ritardate al 2013-2014....

Inoltre, secondo la Finlandia, non ci saranno più salvataggi di Piigs se prima non verranno date credibili garanzie di austerità, privatizzazioni, etc. "Prima tu far vedere cammello, poi io cacciare grana..."

Vabbè. La Finlandia non è la Germania come peso decisionale nell'Eurozona, ma rappresenta una posizione d'intransigenza diffusa e trasversale.

Con il downgrade di ieri dell'Irlanda a spazzatura da parte di Moody's (ammetto che la tempistica è quantomeno discutibile....) gli stati spazzatura dell'Eurozona adesso sono tre: Grecia, Portogallo ed Irlanda e non è solo una definizione, ma purtroppo è una verità di fatto fondata su dati reali.
Inoltre in pole position per un prossimo downgrade ci sono Spagna ed Italia.

Il "quasi-fallito" rifilato alla Grecia si basa sul fatto che la Grecia è già fallita da tempo.
Invece il Junk di Moody's su Portogallo ed Irlanda si basa sulla previsione che sarà necessario un secondo salvataggio, considerando i pessimi dati macro dei suddetti Paesi e dunque il fatto di non potersi presentare sul mercato dei bond sovrani.
Inoltre viene considerato come un fattore decisivo del downgrade l'assai probabile "partecipazione dei privati" all'assai probabile secondo salvataggio.
Traduzione: anche le Banche dei paesi direttamente in causa dovranno accollarsi parte delle perdite, peggiorando ulteriormente la situazione interna al paese; inoltre gli investitori-scommettitori esterni avranno fifa ad investire su un Paese che si permette "addirittura" di far pagare anche gli investitori stessi...e dunque sarà più difficile tornare sul mercato.

"...The key driver for today’s rating action is the growing possibility that following the end of the current EU/IMF support programme at year-end 2013 Ireland is likely to need further rounds of official financing before it can return to the private market, and the increasing possibility that private sector creditor participation will be required as a precondition for such additional support, in line with recent EU government proposals".

"Although Ireland’s Ba1 rating indicates a much lower risk of restructuring than Greece’s Caa1 rating, the increased possibility of private sector participation has the effect of further discouraging future private sector lending and increases the likelihood that Ireland will be unable to regain market access on sustainable terms in the near future.This in turn implies that some Irish government bond investors would need to absorb losses. The increased risk of a disorderly and outright payment default or of a disorderly debt restructuring by Greece also increases the risk that Ireland will be unable to regain access to private sector credit (...)".

Insomma, non può durare un Eurozona con Paesi Junk che pagano interessi stellari sul debito e paesi Tripla AAA che pagano interessi microscopici, ma che cacciano la grana a protezione dei Junk quando e se necessario, tra mille discussioni, cambi di rotta, dubbi, contraddizioni, inefficienze e soprattutto in tempi bliblici.
Il mercato non perdona un pasticciaccio inefficiente e senza garanzie certe
come questa eurozona fatta male e solo a metà.

E la speculazione per sua natura s'infila nelle crepe allargandole.

Dunque o si va avanti sulla strada intrapresa oppure meglio disfare tutto e che ciascuno si arrangi per la sua strada. Perché la speculazione (chiamiamola così)
sta stritolando l'Eurozona proprio sulle sua inefficienza ed incompletezza


e continuerà a stritolarci fino alla nostra dissoluzione oppure fino alla nostra (auto-) assoluzione.

Vedi cosa dicevo qualche giorno fa in Là fuori non ci fanno sconti. Sveglia Europa! che nell'Eurozona non è prevista la marcia indietro, ma solo l'airbag preferenziale che, in caso di crash, si aprirà solo per alcuni. In un mondo di debiti non basta solo la valuta comune, ma è necessario inderogabilmente il debito comune, almeno fino a quando questo marcio sistema non andrà a gambe all'aria.Vedi anche l'esempio di ieri che ci tocca da vicino:

Asta BOT ad 12 mesi: ecco i risultati freschi

Scende in modo sensibile la richiesta e naturalmente schizza verso l'alto il rendimento: dobbiamo salassarci del 3,67% per soli 12 mesi....+70% rispetto all'asta precedente.

Italian 12-month BOT auction for EUR 6.75bln, bid/cover 1.55 vs. Prev. 1.71 (yield 3.670% vs. Prev. 2.174%).

Tanto per capirci l'Olanda poco fa per un decennale ha pagato il 3% (in discesa dal 3,4% dell'asta precedente) mentre NOI paghiamo un 3.6% per un annuale. Viva l'Europa unita! Per fortuna che oggi il nostro BTP a dieci anni tira un sospiro di sollievo ed il rendimento scende al 5,44% dopo che ieri aveva superato il 6%. Ma il vero estintore è stato soprattutto il QE3 della BCE che ieri è intervenuta in extremis a salvarci e speriamo faccia il bis all'asta di BTP prevista con grandi patemi per domani.

Come dicevo sopra, questi meccanismi thriller, arbitrari, poco chiari, contradditori ed inefficienti sono un regalo per chi vuole massacrare l'eurozona.

Addirittura c'è chi ha già preparato la lapide dell'euro con la sua data di morte e purtroppo devo ammettere a malincuore che condivido la maggior parte delle argomentazioni di questi becchini. Ma non vi preoccupate cari euro-nazional-populisti che continuate a dar la colpa prima di tutto a nemici esterni, Moody's, gli USA, la Cina, etc, mettendo in secondo piano le ben più colossali colpe "interne".

Prima tocca a noi per lentezza ed inefficienza manifestata sul campo, ma poi toccherà al carrozzone USA ed al suo dollaro che per adesso si difende meglio grazie alla maggiore velocità ed efficienza decisionale e grazie alla "trascurabilissima" possibilità di stampare a go-go (a differenza nostra...). Ma è solo questione di tempi diversi.

The Euro 1999 – 2012 R.I.P.

Italy is the world’s eighth largest economy and it has one of the highest levels of public debt-to-GDP in Europe:

Bund spreads are high and sovereign rates on PIIGS have been climbing.



"...What are Italy’s problems? The aforementioned sovereign debt as 120% of GDP is a problem in a....country whose economic growth has been flat for the past 10 years–less than 0.25% vs. 1.1% for the EU. Q1 growth was 0.1% versus the euro zone’s 0.8%. The government has been doing what all governments do: buying votes with social welfare benefits. If they don’t have the money, the don’t stop spending, they borrow and spend..."

"The basic problem is the euro zone itself. It was a poorly conceived program, designed for political purposes rather than economic purposes. The EU’s future could be something this:

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