Euro: che noia!

par vittorio
sabato 8 marzo 2014

Non sono certo in grado di confrontarmi con le sapienti, meditate e approfondite analisi che grillini, leaders leghisti ed esimi economisti stanno rendendo pubbliche in merito ai macrosvantaggi e microvantaggi della nostra appartenenza al sistema euro.

Mi limiterò pertanto, più modestamente come si addice a un comune cittadino quale sono, a evocare alcuni vantaggi e svantaggi che mi pare ci siano derivati dall’avvento dell’euro in Italia:

1. ARBITRAGGI FINANZIARI - sino al 2000 mio suocero francese veniva a trovarci in Italia carico di franchi; noi glieli acquistavamo in cambio delle lire che gli servivano per la vacanza nel Bel Paese; quando poi andavamo a trovarlo in Costa Azzurra usavamo i franchi che ci aveva lasciato senza bisogno di comprarli in banca; così facendo risparmiavamo entrambi lunghe attese agli sportelli nonché circa il 15% della somma (tra commissioni bancarie e differenze cambio fra tassi acquisto e vendita) ma soprattutto provavamo l’ebbrezza degli gnomi della City quando compiono sapienti e lucrosi arbitraggi fra le varie monete. 

2. RELAZIONI BANCARIE PRIVILEGIATE - sino al 2000 volendo fare un bonifico all’estero salivamo al 1° piano dell’agenzia (il piano nobile inaccessibile ai comuni mortali) e andando all’”Ufficio Esteri”, istituzionalmente vicino a quello della Direzione, incontravamo e salutavamo casualmente il Direttore, assaporando il maggior riguardo che ce ne sarebbe derivato presso gli impiegati “esteri”; occorreva circa mezz’ora per fare l’operazione con un costo vicino al 10% (per un bonifico in Germania di 1 milione di lire 30.000 £ fisse + almeno 5% per cambiarle in DM), ma avevamo nel frattempo potuto consolidare le nostre relazioni bancarie privilegiate “da piano nobile”. Ora invece, senza essere salutati e ossequiati da chicchessia, ci tocca piazzarci di fronte ad un comune schermo di PC per bonificare 1.000 € in Germania on-line, sia pure in meno di un minuto e a costo zero. 

3. VACANZE INTRIGANTI - volendo andare in vacanza in Grecia telefonavamo in agenzia (i clienti “non da 1° piano” dovevano invece andarci) per prenotare l’equivalente in dracme di 1 milione di lire; già sapevamo che andando poi a ritirarle allo sportello ci avrebbe ricevuto l’assai carina addetta alle valute con un bel sorrisetto (“si vede che non le dispiaccio” pensando magari noi, “consoliamo sto’ maschietto con poca fatica” rimuginando lei)e che occorrevano si 10’ per riempire i moduli, far finta di contrattare il cambio e il giorno di addebito e contare strani biglietti con strani caratteri (non osando confessare che non sapevamo cosa ci avremmo potuto poi comprare !)... ma la compagnia era stata piacevole e gratificante.

Al ritorno dall’estero inserivamo le banconote rimaste in una busta (una per ogni valuta) per poi riconvertirle vantaggiosamente in lire avendo scoperto per tempo i programmi viaggio degli amici; non potendoli cambiare inserivamo invece gli spiccioli rimasti in una cassetta dell’Unicef, da bravi benefattori. Ora invece non andiamo più in banca poiché gli euro sono benvisti e accettati in tutti i Paesi e le monetine in cents sono utilizzabili anche dal giornalaio sebbene coniate in grecia o slovenia... ma ci stiamo giocando i citati preziosi rapporti interpersonali!

Ma che noia sto' euro, universalmente conosciuto ed accetato, con un cambio noiosamente stabile che non consente trattative ed arbitraggi personali stile Forex! Quanto era invece elettrizzante e challenging riuscire a rifilare lire contro valuta locale in USA, Australia, Russia, Singapore, Sharm El Sheick...! 

Foto: Flickr/David


Leggi l'articolo completo e i commenti