Essere tiepidi oggi (ovvero della maggioranza silenziosa)
par Maria Rosa Panté
lunedì 10 gennaio 2011
Al Sacro monte di Varallo Sesia è stato organizzato un interessante convegno, in cui uno dei relatori era Ernesto Olivero, fondatore del SERMIG, Arsenale della pace, di Torino. Tra gli organizzatori dell’encomiabile evento c’era anche il Comune di Varallo, di cui è sindaco Gianluca Buonanno, onorevole della Lega Nord.
Mentre ascoltavo le considerazioni di Olivero mi sono chiesta cosa mai avrebbe detto Buonanno in particolare sull'accoglienza agli stranieri, che è punto di forza dell'Arsenale, e sul fatto che avere paura e respingere il diverso non è da cristiani.
O cosa mai avrebbe pensato nel sentire come Olivero suddivide gli esseri umani, non secondo etnia, razza, religione, credo politico o altro, ma così, queste sono le sue testuali parole: “uomini e donne di buona volontà e uomini e donne non di buona volontà. I primi si fanno gli affari degli altri per i più diversi credi, motivi, interessi, filosofie; i secondi sempre per i più diversi credi ecc. si fanno solo gli affari propri”.
Questa suddivisione di Olivero mi ha colpita perché è in apparente netto contrasto con una parte del discorso che l'onorevole ha tenuto alla fine di dicembre a una trasmissione di Telemonterosa, la televisione locale.
Parlava tra l'altro di scuola e, dopo aver esposto il suo articolato pensiero, l'onorevole ha detto delle cose a mio avviso gravissime, ma che purtroppo non sono pensieri solo suoi e nemmeno forse pensieri solo di questa società e di questi momenti come vedremo.
Egli ha infatti dichiarato: “io parlo della scuola e ho detto delle cose come ve le sto dicendo qua, cosa è capitato? Il terremoto, tutti contro Buonanno. Non è che mi dispiaccia perché io sono convinto che la maggioranza silenziosa abbia più o meno le mie stesse idee. Però c'è veramente una parte del nostro paese che non scende in piazza che non scrive sui giornali che cerca di fare il proprio dovere e cerca di portare avanti la baracca tra virgolette che non dice niente ma non approva quello che succede (...)”.
Preciso che sono dichiarazioni orali che io ho trascritto, la trasmissione è comunque pubblica e andata in onda due o tre volte.
Ecco, agli uomini e donne di buona volontà che si fanno gli affari degli altri nei più diversi modi tra cui, come è sancito dalla Costituzione l'esercizio della libertà di stampa e l'esercizio della libertà di manifestare, egli contrappone la maggioranza silenziosa, quella che non dice niente e per il fatto che non dice niente chissà perché deve essere d'accordo con lui.
Il fatto grave è proprio questo enfatizzare chi non esprime pareri, chi se ne sta buono, chi tace. Buonanno si pone sulla linea di Gasparri che dice che si devono tenere a casa gli studenti per non farli manifestare, o dello stesso Berlusconi che dice che non bisogna comprare i giornali (nemmeno i suoi?) perché mentono, forse nemmeno i libri direbbe, ma rendono molto bene alla Mondadori e dunque...
La maggioranza silenziosa è da interpretare, chi tace non dice niente, ma chissà di preciso cosa pensa...
Certo è un fenomeno nato con l'umanità che a me non da particolarmente fastidio, ma di sicuro non piaceva a uno come Dante che infatti mette gli ignavi, quelli che non scelgono mai, nel posto più schifoso dell'Inferno. La maggioranza silenziosa non piaceva nemmeno pare a Dio se nell'Apocalisse egli dice alla Chiesa di Laodicea: ”lo conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca. Poiché tu dici: Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda”. E Dio va oltre, non da nemmeno retta a Berlusconi, infatti al suo testimone ordina di scrivere tutto, addirittura un libro.
Decisamente nella storia la maggioranza silenziosa non sempre ha avuto vita facile, farebbe bene a ricordarlo Buonanno, magari rileggendosi ogni tanto anche la Costituzione che per ora è ancora quella italiana.