Esperimento di buonismo in vista delle politiche: cercare i lati positivi dei contendenti
par enzo sanna
lunedì 28 gennaio 2013
Più la data delle elezioni si avvicina, più il dibattito elettorale s’incattivisce e più ancora i supporters delle diverse parti in gioco producono fumo per confondere la vista e gli altri sensi dello sventurato elettore col fine di celare la (scarsa?) capacità delle varie forze politiche di disquisire su argomenti concreti, facendo in modo che alla platea arrivino possibilmente solo slogan; agenzie specializzate nel campo pubblicitario incrementano in questo periodo il proprio portafoglio ordini svolgendo ricerche di “mercato” commissionate dai partiti, non dissimili da quelle per la mozzarella o i tarallucci, consigliando e indirizzando le campagne elettorali dei committenti i quali impartiranno di conseguenza gli input alle proprie truppe.
Tra i supporters, i più attivi e cattivi sembrano essere i grillini i quali non ne lasciano passare una su qualsiasi social-network, forse su suggerimento di papà Grillo, convinto che le elezioni si vincano on-line. Proseguiamo, dunque, con la panoramica buonista dei soggetti in campo, sforzandoci di trovare il positivo di ognuno.
Guai a voler ricordare a Grillo la propria arrabbiatura in occasione della pubblicazione delle denunce dei redditi. Rendere di pubblico dominio la misura dei ricavi, ammontanti a diversi milioni di Euro l’anno, derivanti dall’attività politica svolta tramite il suo sito, lo rese a suo tempo furente. Sarà questa una delle ragioni per le quali non si fa eleggere in Parlamento, in modo da non essere costretto a rendere pubblico annualmente il proprio reddito e il sistema attraverso cui lo ottiene? Eppure dovrebbe essere tutto legale.
Mai ricordare a Monti i suoi trascorsi e le attuali appartenenze a certe consorterie, nonché l’infinita sfilza di scelte dagli esiti a dir poco discutibili, oppure la candidatura nelle sue liste di un noto personaggio, sino a ieri ai vertici della banca MPS, corresponsabile in prima persona del disastro in questione. Questo non gli impedisce di attaccare sull’argomento il Partito Democratico con toni virulenti, ma sempre con aplomb. Qualora qualcuno provi a inserire un post con tali contenuti, o roba similare, sui rispettivi siti e profili Facebook o Twitter dei nostri due eroi in questione, si ritroverà immediatamente cancellato (leggi censurato). Che dire, poi, di Berlusconi il quale, mostrando imperterrito la sua notoria faccia di bronzo, ora ossidata all’inverosimile, ripropone agli italiani la farsa del “contratto”, dimostrando di aver perso perfino la fantasia che, per sua scalogna, non è trapiantabile al pari dei peli sul cranio. Poveretto, com’è invecchiato. La sparata, in occasione della Giornata della Memoria, circa i meriti del Duce, poi…