Esclusi da XFactor, spopolano invece su YouTube e bucano il web

par caosvideo
giovedì 30 aprile 2009

Cacciati da X Factor, realizzano la parodia dei "promessi sposi " in video, e spopolano su you tube bucando il web. Un fenomeno virale che lascia ben sperare sulla sparizione della televisione conformista

Sono un videomaker e mi ritrovo per caso, ma anche gioiosamente, coinvolto in un fenomeno di propagazione mediatica virale, solo per avere fatto le riprese e il montaggio del video che sta spopolando su you tube "I promessi Sposi in Dieci Minuti".


Addirittura l’Ansa ne ha parlato, ma anche Avvenire, l’Unità, il Corriere e decine di blog. Si tratta di "dieci minuti con le cover di celebri canzoni: il tutto, su Youtube, per raccontare, anzi cantare, i Promessi Sposi". fonte ANSA 27/04/09.

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All’improvviso, non senza ragione e meriti però, gli Oblivion hanno ricevuto il giusto riconoscimento proprio dalla gente comune e senza intermediari, dopo tanti anni di duro lavoro dalla qualità molto alta. Gli Oblivion hanno pure tentato di far parte del programma di Raidue "X Factor", ma la lungimirante selezionatrice Maionchi, garbatamente ma senza possibilità di ripensamento, li ha mandati a casa. In quell’occasione gli Oblivion si sono presentati al provino con un brano interamente scritto da loro.



Un brano ironico e tagliente, insomma intelligente, che prendeva in giro la televisione e tutto ciò che la circonda. Ora però, grazie ai singoli cittadini mousemuniti, gli Oblivion si prendono una "sonora" rivincita spopolando con uno dei loro lavori (ce ne sono di altri e anche molto spassosi sul loro sito)  e sul canale malguion di YouTube. Certo non si raggiungono i numeri di telespettatori della televisione, ma è garantita la qualità di chi vede e guarda e interagisce con gli altri spettatori e con gli stessi autori, spesso commentando anche con poche ma inequivocabili parole: siete geniali, bravi ecc.
 

Questo è un minuscolo esempio di come oggi sia possibile saltare il passaggio televisivo, che vuol dire sempre fare compromessi spesso impossibili da accettare, e andare dritti al cuore e alla mente dei cittadini, almeno a quelli mousemuniti. Dunque, è possibile ancora sperare nei media autogestiti dal basso?


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