Erri De Luca racconta la sua "musica"

par Gustavo Diego Remaggi
mercoledì 22 ottobre 2014

La staffa, l'incudine, il martello, le nostre orecchie sembrano essere vere officine in cui i suoni si forgiano, diventano onde più o meno resistenti che sanno districarsi in un labirinto che arriva nelle zone più profonde della nostra mente.

“La scienza cerca nei calcoli le regole che governano il pianeta. A Napoli s'impara che la macchina mondo è un'orchestra musicale”. Questo racconta Erri De Luca nell'ultimo dei suoi ispirati libri, "La musica provata". Ci sono le canzoni napoletane, la voglia di suonare e il difficile rapporto con Bob Dylan. Ci sono le canzoni di Natale riprese direttamente dalla montagna e gli incontri con Mauro Corona che diventano piccoli concerti a metà tra poesia, amicizia e ineguagliabile affinità culturale. Ci sono gli anni del '900 a fare da scenario alla crescita e all'espandersi di un fenomeno creato dalla natura per l'uomo. Ma d'altronde sarà capitato a molto di suonare o cantare qualcosa con la “voglia di chiudere gli occhi mentre tutto ciò che si ha davanti sparisce, sfumato”.

Erri De Luca racconta cos'è per lui e per il mondo e lo fa meravigliosamente. Le sue parole, declamate, potrebbero incantarvi, quindi state attenti: fatevi ammaliare.


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