Erasmus plus: un programma europeo per rafforzare l’identità internazionale dei giovani e degli studenti

par Progetto Aurora
giovedì 14 maggio 2015

di Sirio Zolea

Il programma Erasmus è ormai piuttosto noto anche ai non addetti ai lavori, soprattutto giovani: in effetti pochi fra le ultime generazioni non conoscono almeno qualcuno che abbia usufruito dei fondi europei per un soggiorno formativo all'estero di varia lunghezza e natura, spesso periodo di studio in un'università straniera o tirocinio in un'impresa in un altro Paese. Derivando il nome a Erasmo da Rotterdam, esimia figura di intellettuale ed esponente dell'Umanesimo cristiano, Erasmus ha origine nel 1987, in un periodo di forte entusiasmo e aspettative nell'avvenire della costruzione politica ed economica europea. Ebbe subito un importante successo e adesione di partecipanti; incorporato nei programmi Socrates, va poi a formare il nucleo del Lifelong Learnig Program e ancora, dal 2014 e fino al 2020, di Erasmus Plus.

Il nuovo programma Erasmus Plus combina e integra, come chiarito nel sito ufficiale del progetto, i diversi meccanismi di finanziamento preesistenti per la mobilità europea a fini di istruzione, formazione e volontariato, con un finanziamento, fino al 2020 di 14,7 miliardi di euro (aumentando di quasi la metà l'investimento per il periodo precedente). La loro riunione in un'unica cornice ne facilità l'accesso e il reperimento da parte dei destinatari, la reciproca sinergia, l'interconnessione del mondo dello studio e del lavoro. Si finanziano opportunità per:

Questi nello specifico i preesistenti programmi riuniti:

 


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