Equitalia: pignoramenti senza preavviso. Diventa propaganda

par RobertaLemma
venerdì 6 maggio 2011

« Mi hanno messo all'asta la casa senza dirmelo, per una rata dello smaltimento rifiuti di 9 anni prima... che avevo già pagato tra l'altro».

«Posso dire di essere perseguitata e di certo non mi vergogno, è questo Stato di... che dovrebbe vergognarsi. Ho dovuto pagare tasse per smaltimento rifiuti per una casa a Roma disabitata da dieci anni, ho fatto il ricorso ma l'ho perso per un vizio di forma nel ricorso, secondo loro, e poiché non si può fare altro, ho perso i soldi. Stanno continuando a massacrarmi con tasse automobilistiche che secondo loro non ho pagato, questo non è vero ma, a questo punto, dopo aver dimostrato che non ero morosa invano, non farò ulteriori ricorsi perché mi costerebbero di più. Viva l'Italia, sigh. Non cambierà mai nulla, questa è la verità e ringraziamo chi ci ha ridotti così, compresi i cittadini che votano per un... lasciamo perdere!»

«Briganti autorizzati. A me sono 11 anni che mi devono ridare 2.900 euro! Ma quando li devono prendere loro te li estirpano con le armi.... maledetti»

«Ho dovuto ripagare una tassa sui rifiuti del 1999, perché, quella ricevuta, non era in mio possesso dato che fino al 1999 l'obbligo era di mantenere le ricevute per 5 anni. Hanno cambiato la legge portando l'obbligo a dieci anni ma Equitalia ti notifica mancati pagamenti antecedenti alla nuova legge; guarda caso, mi sono arrivate multe e sanzioni risalenti a 8-9 anni prima e che non potevo dimostrare di aver pagato. Alcune di queste multe mi sono rifiutato di pagarle, mi hanno bloccato la macchina e mi impediscono di demolirla (è ferma da 2 anni) e nel frattempo devo continuare a pagare il bollo»

«Mi sono trovata la macchina sotto sequestro cautelativo e non ne sapevo nulla: me lo ha detto il venditore all'atto della vendita. Devo chiedere a chi compie reati legalizzati per conto dello Stato se sono a posto o in bilico nei confronti della giustizia? Bella l'Italia»

Queste alcune delle testimonianze che si possono trovare sulla bacheca Facebook della Federcontribuenti; altre arrivano via email o al telefono. Ma come si è arrivati a questo? L'Agenzia delle Entrate nasce nel 2001, nel 2005 Riscossione spa, (legge 248/2005 firmatari: Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri; Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze; il Guardasigilli: Castelli ), nel 2008 cambia nome in Equitalia (oggi direttore delle Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia è Attilio Befera).

In poco più di sette anni Equitalia ha mietuto migliaia di vittime; oggi, chi si vede recapitare una lettera dalla stessa, trema nell'aprirla. Case messe all'asta, macchine requisite, aziende sequestrate, conti bancari, stipendi e pensioni prelevati senza avvisare gli utenti. Parlando con uno dei tanti avvocati civilisti di Italia, il 70% delle cause è contro Equitalia. Denuncia Finocchiaro, presidente della Federcontribuenti, «oggi queste vittime, queste vicende umane, vengono usate per fare propaganda elettorale», continua dicendo, «sono giorni che sentiamo promuovere “Stop Equitalia Tour'' ed ''Equitalia day'' da parte di FLI ed Udc, ma, di proposte di legge concrete, nessuna. Non si tenta di arginare il potere di Equitalia, si tenta di illudere i cittadini».

Futuro e Libertà in sintesi propone un emendamento per consentire l’accesso alla contabilità semplificata estesa a tutte le imprese; l'abolizione delle norme che hanno introdotto il principio del “solve et repete” (prima paghi e poi contesti); imporre all’agente della riscossione, prima di intraprendere un’azione esecutiva, di notificare un ulteriore atto recante l’intimazione al pagamento entro 5 giorni anche ai provvedimenti cautelari. Secondo la Federcontribuenti, questo emendamento non basta a riordinare il sistema della riscossione: una manovra, che così lasciata, funge solo da « acchiappa voti». L'Udc, per voce del deputato e responsabile Enti locali, Mauro Libè, propone una moratoria di un anno per i contribuenti in difficoltà. E dopo un anno? Punto e a capo, per questo la Federcontribuenti insiste sulla riforma tributaria e fiscale; due riforme per regolamentare i poteri di Equitalia e per un rilancio dell'economia nazionale. Domani ad Olbia, Finocchiaro, sarà prima al fianco delle centinaia di imprese sarde sparite sotto i colpi della riscossione barbara e poi presenzierà al tavolo tecnico, promosso durante il congresso del 16 aprile a Roma, assieme a Stefano Fassina, responsabile del settore economia e lavoro all’interno della segreteria del Partito Democratico nazionale, per mettere a punto una legge per una riforma della riscossione: «basta presidi e manifestazioni o annunci sconvolgenti, è tempo di mettere mano alle riforme e Tremonti non le può fare tagliando fuori le voci dei diretti interessati».

La Federcontribuenti resta ferma e decisa sui suoi passi: l’istituzione di un ruolo di giudici tributari togati attraverso concorsi pubblici con conseguente riduzione dell’utilizzo dei giudici onorari tributari e l’inquadramento organico delle Commissioni Tributarie all’interno del Ministero di Grazia e Giustizia, con il distacco definitivo da qualsiasi tipo di rapporto con il Ministero delle Finanze che crea inquietanti conflitti di interesse; adeguare la rateizzazione del debito in base al reddito di ognuno; vietare la messa all'asta della casa se unica forma di abitazione; abbassare notevolmente i tassi da usura che Equitalia applica sugli importi; l'obbligo, per legge, di notificare, al contribuente, cartelle o previsti avvisi di pignoramento o fermo cautelativo per mezzo raccomandata in modo da dare all'utente la possibilità di intervenire tempisticamente; vietare la richiesta di riscossioni antecedenti al 1999. Concludendo, spiega Finocchiaro, «si ha la sensazione che tutto ciò serva al governo a far moneta e non a sconfiggere l'evasione fiscale, dal momento, che alle aziende o imprenditori fuggiti al fisco italiano od espatriati in paesi a basso regime fiscale, non chiedono soldi. Perchè devono fare cassa ai danni dei cittadini?».


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