Emergenza sanitaria: il governo Conte libera i detenuti e mette in carcere i cittadini

par Emilia Urso Anfuso
venerdì 20 marzo 2020

Qualcosa non convince nelle decisioni che il governo si appresta a prendere. Sembra che vogliano far uscire dalle carceri circa 6.000 persone, tra coloro che hanno avuto pene fino a 18 mesi.

 

Significa che ladri, spacciatori e rapinatori potrebbero esser messi ai domiciliari. Peccato che, nella situazione attuale, non credo che le già scarne forze di polizia potrebbero controllare che costoro non si muovano dai domiciliari.

La stessa cosa sta per avvenire in Iran, dove il governo ha deciso di liberare oltre 54.000 detenuti, per lo più detenuti politici tra cui figura anche Nazanin Zaghari-Ratcliffe, cittadina con doppia nazionalità britannica e iraniana che è detenuta in Iran dal 2016 con l’accusa di aver «cospirato contro il governo iraniano».

Di contro, con le nuove misure di prevenzione dell’emergenza sanitaria, si rischia il carcere qualora si dovesse uscire di casa avendo i sintomi del Coronavirus o, peggio, essendosi sottoposti al tampone risultando positivi.

Basterà una segnalazione da parte di un altro cittadino, che comunichi alle autorità competenti che tizio circolava tossendo, per ritrovarsi in un oceano di guai.

Chi sa di essere positivo, dichiara il falso nel modulo di autocertificazione, e si evince che ha mentito, sarà denunciato per reati che vanno dalle lesioni all’omicidio volontario – nel caso in cui si entri a contatto con soggetti fragili o a rischio – fino all’omicidio volontario se le persone che sono entrate in contatto con il soggetto positivo perdono la vita per essersi infettate.

Per tale motivo spingo i cittadini a riflettere approfonditamente su due aspetti: il primo, quello di restare in casa a ogni costo, e non solo per salvaguardare la salute propria e degli altri, dal momento che si rischia il carcere. Il secondo: rileggete come è stato scritto il più recente modulo di autocertificazione per le uscite diffuso dal Viminale.

Non hanno inserito due caselle fondamentali: “Mi sono sottoposto al tampone” e “Non mi sono sottoposto al tampone”.

In mancanza di queste due caselle, la seguente dicitura rischia di poter essere interpretata in diversi modi: DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITA’ di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19 di cui all'articolo 1, comma 1, lettera c), del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell' 8 marzo 2020.

Quando Giuseppe Conte, fresco di prima nomina a Premier, dichiarò: “Sarò l’avvocato di tutti gli italiani” cosa intendeva di preciso…?

Faccio notare che, nel frattempo, ci sono personaggi della politica e dello spettacolo che circolano indisturbati, e senza l'ombra di mascherina....

Ecco il modulo che potete scaricare sul vostro PC: nuovo modulo per autocertificazione

Foto di falco da Pixabay 


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