Elezioni regionali in Sicilia: Grillo, Musumeci e... Almirante

par Kocis
mercoledì 24 ottobre 2012

Cari amici, il clima elettorale in Sicilia è vigoroso. Tutti contro tutti. Roba forte. È come se finora l’isola fosse stata governata da “clandestini” sbarcati notte tempo dal mare in tempesta.

È rimasto famoso, solo a beneficio dei posteri, negli annali delle recenti cronache elettorali di non molti anni addietro – ai tempi dei mitici sessantuno a zero -, l’arrivo a Catania di Berlusconi in nave, appositamente affittata, con l’ex sindaco Scapagnini a bordo (il “medico personale”, quello dell’elisir d’amor), accolti a terra dallo stato maggiore del centro destra isolano accompagnato da grande folla plaudente. Raccontarono le cronache e i testimoni, che improvvisamente, “miracolosamente”, il cielo tetro improvvisamente “si aprì”, alle gioie dello sbarco.

Ora, tra i notabili politici, quelli che hanno avuto sempre le mani in pasta, è ritornato in gran splendore il vecchio “adagio” basato sul fatto che “niente si sa, niente si è visto e niente si è detto”.

Tutto (o quasi, per amor del vero. Mai alimentare il qualunquismo) improvvisamente cambia; si mischia con goduria e allegramente. I nemici di ieri son diventati amici, gli amici del “giorno scorso”… chi li conosce! Poi ci sono i “neutri”, tanti, i “cugini”, sempre bravi a stare a cavallo, un colpo a destra e poi a manca. L’occhio sempre vigile sul gonfiore del portafoglio e delle clientele ormai sempre più magre, data la mancanza del pubblico soldo.

Certo l’apoteosi dello “sbarco” dell’uomo che viene dal mare, è sempre in auge.

L’ultimo emulo è stato Beppe Grillo, nuotando tra Scilli e Cariddi. Che vigoria, che muscoli, ragazzi, alla “bruta” conquista dell’isola.

La Sicilia, forse perché al centro del Mediterraneo, sponda con l’Africa e il Medio Oriente, a parte brevissime parentesi, è stata sempre terra di conquiste. Non è certo un caso che gli “imperiali” di oggi vi mantengono la grande base militare di Sigonella e procedono all’installazione del gigantesco MOUS a Niscemi (uno dei quattro nel mondo).

In questa lunga storia solo lo “sbarco” di Garibaldi trovò concreto sostegno e folte risorse umane per rimpolpare i “mille”, tant’è che il potente Regno dei Borboni squagliò in quattro e quattr’otto.

Orbene, per questa rappresentazione elettorale siciliana, si dà il caso che il Pdl abbia come candidato Nello Musumeci, vicesegretario nazionale del partito de La Destra – segretario Storace.

Constatate le piazze piene nei comizi di Grillo (tanto lo spettacolo non si paga, i curiosi orfani di padrini e/o di “unti” son proprio tanti), dichiara: “I comizi di Grillo con le piazza affollate mi ricordano la mia giovinezza quando giravo con Giorgio Almirante e incontravamo piazze piene e poi le urne erano vuote…”.

Ora, giustappunto, come ormai già noto, a Catania, amministrata dalle destre variegate con Sindaco Raffaele Stancanelli (ex Msi), proprio in questi giorni si vorrebbe titolare una strada a Giorgio Almirante. Si discetta in Commissione Urbanistica, presieduta – per Regolamento – dal Sindaco.

Che strana coincidenza!

Già. Si “guarda avanti” per poi tornare sempre indietro. Il passato più funesto dell’Italia e della Sicilia.

Ma i bravi siciliani, di fronte a cotanto “orgoglio”, sapranno ben bene riflettere e discernere nel dì del voto, che giustappunto coincide con il “fatidico” 28 (ottobre).


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