Elezioni provinciali 2009. Napoli, vince "il fiduciario del boss"

par Valeria Ciotola
lunedì 15 giugno 2009

Elezioni provinciali 2009. Napoli, il candidato del Pdl Luigi Cesaro, vince con una netta maggioranza, mentre il candidato del Pd Luigi Nicolais ottiene il 35,18% .

Napoli, elezioni provinciali 2009. Vittoria schiacciante del Pdl con Luigi Cesaro. Ancora una volta siamo di fronte ad un episodio agghiacciante. Luigi Cesaro, che con il 58,28% dei consensi si è garantito la presidenza della provincia di Napoli, dichiara subito dopo le elezioni:  «Ringrazio gli elettori che mi hanno votato e quelli che non mi hanno votato: sarò il presidente di tutti, soprattutto in questo momento in cui è necessario rilanciare concretamente lo sviluppo del nostro territorio. Sono emozionato e orgoglioso di aver contribuito con questa vittoria schiacciante a ridare speranza ed entusiasmo ad una comunità mortificata da troppi anni di malgoverno». Peccato che però era personalmente coinvolto in questo “malgoverno”. Dalle dichiarazioni di Gaetano Vassallo, l’imprenditore coinvolto nei traffici dei rifiuti tossici in Campania per conto dei boss casalesi, si evince chiaramente il coinvolgimento diretto oltre che di Nicola Casentino e dell’ On. Mario Landolfi, entrambi targati Pdl,  anche del neopresidente eletto, definendolo “fiduciario del clan Bidognetti” e dichiara inoltre ai magistrati: "Mi spiegarono che Luigi Cesaro doveva iniziare i lavori presso la Texas di Aversa e che in quell’occasione si era quantificata la mazzetta che il Cesaro doveva pagare al clan. Inoltre gli stessi avevano parlato con il Cesaro per la spartizione degli utili e dei capannoni che si dovevano costruire a Lusciano attraverso la ditta del Cesaro sponsorizzata dal clan Bidognetti" (fonte Wikipedia). Si tratta dello stesso Luigi Cesaro, ex funzionario dell’Asl di Caserta, entrato nelle simpatie di Silvio Berlusconi per i chili di mozzarella di bufala campana che gli spediva ogni settimana. Berlusconi gli diceva, come ha affermato con tono scherzoso lo stesso Cesaro, “Gigi, la tua mozzarella la mangio perché so che i tuoi amici la fanno con cura e non ti farebbero mai un torto”.

Luigi Cesaro nega ogni legame con la camorra replicando con toni di sdegno ai giornalisti e a chiunque sostenga il contrario: «Non conosco il signor Gaetano Vassallo, né, tanto meno, altri esponenti della criminalità organizzata napoletana. Superfluo appare aggiungere che non ho mai partecipato, né direttamente, né indirettamente, ad alcun incontro al quale si fa riferimento. Nel contempo, ho dato mandato ai legali di fiducia di querelare il signor Vassallo».

Resta il fatto che Cesaro è attualmente indagato nell’ambito del maxi-processo per lo scandalo dei rifiuti in Campania ed è stato eletto con il 58,28% di preferenze. Come è possibile che il popolo partenopeo ha scelto questo individuo come presidente della provincia? Come potremmo mai spiegare questo all’estero? Nessun paese democratico e civile permetterebbe ad un personaggio indagato e coinvolto in scandali legati alla camorra di partecipare alla vita politica dello stesso. Siamo in Italia, “il paese dei balocchi”.


Leggi l'articolo completo e i commenti