Elezioni in Siria: da Ramses ad Assad, propaganda di regime

par SiriaLibano
martedì 3 giugno 2014

Sugli antichi rilievi egiziani appare ancora oggi celebrata come una strabiliante vittoria sul nemico, ma la campagna militare in terra “siriana” condotta da Ramses (XIV-XIII sec. a.C.) si concluse invece con un nulla di fatto.

Da Ramses ad Assad poco è cambiato. Nel giorno in cui in Siria si aprono i seggi per le “elezioni presidenziali”, SiriaLibano propone una galleria di alcuni manifesti esposti nelle zone siriane controllate dal regime e in alcune regioni del Libano. Lo slogan è “Insieme” (Sawa).

Ufficialmente i candidati sono tre, ma non vi è alcun dubbio che Bashar al Assad sarà confermato presidente per la terza volta consecutiva dal 2000, gli altri due “sfidanti” – Maher Hajjar e Hassan Nuri - sono personaggi vicini a gruppi che di fatto sostengono il regime.

I manifesti elettorali esposti a Damasco non lasciano praticamente spazio ad altri candidati eccetto Assad. Nel suq al Hamidiyyeh della capitale un’immagine di Asad in divisa militare e occhiali da sole troneggia dal soffitto della volta: “Dio ti ha creato per essere presidente della Repubblica araba siriana”. Un altro manifesto esposto al di fuori di una famosa pasticceria damascena recita: “La vita è più dolce insieme a te”.


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