Elezioni a Milano. Un voto disgiunto pragmatico

par Alexxandrus
lunedì 2 maggio 2011

Voto disgiunto. I grillini vengono accusati di rubare voti al Pd e non vogliono avere a che fare con coloro ritengono rappresentare "la vecchia politica".

Come può l'elettore fare una scelta pragmatica?

Dire che i grillini rubano i voti al Pd è sintomo di poca capacità di pensiero. Se vai al mercato e davanti a due bancarelle decidi di comprare le banane dalla bancarella che più ti aggrada non significa che stai facendo un torto a qualcuno. Stai semplicemente scegliendo ciò che ritieni migliore.

Ma la politica e l'amministrazione della città non sono un suk. Ci vuole pragmatismo.

E Pisapia non è la Moratti. L'attenzione per i più deboli, per l'ambiente e per la parte più popolare della città sono sicuramente un punto forte di Pisapia e di una grossa fetta della coalizione che lo sostiene.

All'interno del Movimento 5 Stelle vi è una presenza di giovani e di persone attualmente fuori dai giochi dalla politica che non deve andare sprecata.

Nuove idee, pulizia, capacità di poter controllare la cosa pubblica che non possono essere tenute fuori dal consiglio comunale di Milano anzi devono diventare un arma in più per migliorare Milano. E da Milano, simbolo del berlusconismo, può partire quel cambiamento nazionale.

Un successo di Pisapia qua, avrebbe immediatamente risonanza a livello nazionale fino a Roma.

Il voto disgiunto permetterebbe questo, di appoggiare Pisapia, simbolo di un cambiamento, e di votare Movimento 5 Stelle facendo entrare quanti più consiglieri del movimento stesso all'interno del comune di Milano.

Perché Milano e l'Italia non possono più permettersi di perder tempo.


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