"El Pais". Un giornale straniero senza paura

par morias
venerdì 5 giugno 2009

Il sito on line del quotidiano spagnolo pubblica oggi le foto del "Cavaliere desnudo".

Le immagini fatte sequestrare dal premier italiano dalla "magistrature di destra"  hanno causato l’ira del Presidente del Consiglio il quale annuncia, tramite i suoi legali, denunce.

Finalmente possiamo vedere ciò che a noi italiani viene impedito, in nome della privacy.

La privacy di un uomo che per primo ha mescolato la sua vita politica con quella privata, che ha tentato di diffamare la sua stessa moglie dandosi perfino del "cornuto", che ha sempre negato i suoi vizi, anzi li ha trasformati mediaticamente in pregi, che non ha saputo rispondere alle domande fattagli da quella parte di stampa che ancora si può definire"libera".

Gli attacchi al "cavaliere" arrivano ogni giorno dai quotidiani stranieri, spagnoli, inglesi e tedeschi, mentre il governo tace, mentre Franceschini, il segretario del maggior partito di opposizione in Parlamento, ormai da giorni afferma di continuo che non vuole commentare le faccende private del premier.

In Inghilterra, per faccende che di sicuro possiamo definire "minori", il governo Brown si trova a dover fronteggiare una crisi istituzionale a causa di film porno dei quali si è chiesto il rimborso allo stato.

Mentre in casa nostra tutti, dalla stampa ai media nella quasi totalità, e persino nelle sedi istituzionali, nessuno ha la forza per chiedere conto all’uomo più potente e ricco del paese delle sue azioni, della sua tanto ostentata moralità.

Domani saremo chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo e stiamo quì a parlare delle faccende private del "papi".



Domani saremo chiamati al rinnovo delle amministrazioni locali, comuni e province: dovremmo chiederci quali sono i candidati migliori per la gestione, nei prossimi cinque anni, della "res pubblica", quali sono i loro programmi, che cosa intendono fare per migliorare la qualità della vita per milioni di cittadini, e invece stiamo quì a commentare le foto di un "vecchio" che frequenta belle "tettine", aspiranti parlamentari.

Vorremmo parlare del candidato alla Provincia di Napoli del Pdl, Luigi Cesaro, ex dirigente dell’asl 15 di Caserta, accusato di concorso in associazione camorristica per conto dei "Casalesi", l’organizzazione criminale forse più potente del paese, insieme alle ’ndrine calabresi.

A muovere le accuse al candidato del "papi" a Napoli è Gaetano Vassallo, l’uomo che per anni ha gestito il traffico dei rifiuti in Campania.

Vorremmo parlare dei candidati alle Europee i quali se fossero eletti, anche in quella sede, potrebbero far luce su tutti quegli aspetti oscuri e quelle ombre di cui sono pieni la nostra politica e la nostra imprenditoria.

Vorremmo parlare di Luigi De Magistris, di Sonia Alfano, di Pino Arlacchi, di Rosaria Capacchione, costretta a vivere sotto scorta e con sulla testa la spada di Damocle delle minacce di quella stessa mafia casalese che occupa tanto spazio nella società civile, politica e di governo della nostra Repubblica.

Vorremmo parlare dell’importanza, oggi che facciamo parte dell’Unione monetaria, della rappresentanza europea, dei nodi ancora da sciogliere, dei poteri delle istituzioni dell’Unione, ancora legate agli organigramma dei governi nazionali.

Invece parleremo, discuteremo e ci confronteremo nei prossimi giorni sulla dimensione del pene del "papi", e ci chiederemo se anche "quello" è frutto della chirurgia estetica.


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