Economia: la Manovra dei sonnambuli

par Soverato Perché 2
giovedì 22 novembre 2018

L'Europa ha bocciato la manovra "del popolo" e nella lettera inviata ha contestato l'eccessivo deficit, il debito pubblico che non calerà, le stime sulla crescita, la quota 100 che mette a rischio il sistema pensionistico, la destinazione errata delle risorse tutte in debito, le privatizzazioni che porteranno briciole, e tutto quello che i nostri illuminati governanti hanno tentato di millantare per settimane. 

Con una efficace immagine la Commissione Europea ha dichiarato che il popolo italiano cammina come un sonnambulo verso l'instabilità. E nel linguaggio felpato della politica "instabilità" significa baratro. Come ha reagito Salvini? Dicendo che adesso aspetta la lettera di Babbo Natale e "noi passi indietro non ne facciamo"! Di Maio? La manovra non cambia. Tria? Su, non esageriamo! Conte? Non pervenuto, si starà abbottonando i gemelli ai polsini. 

Noi credevamo che Politica si scrivesse con la lettera maiuscola e che fosse l'arte nobile di governare lo Stato e di tutelare il bene e l'interesse collettivo. Non avremmo mai pensato che si sarebbe talmente imbastardita da essere una commistione disgustosa di strafottenza, ignoranza, irresponsabilità e inettitudine. Non avremmo mai creduto di arrivare agli infimi livelli degli ultimi mesi, né che il Governo potesse essere trastullo di giullari, nani e ballerine. 

Sì, lo sappiamo, c'è stato un altro tempo di "nani e ballerine", e c'è stato anche un certo bunga bunga! Prima ancora avevamo ascoltato "A Fra', che te serve?", e in una certa "villa Wanda" è stata messa in pericolo la nostra democrazia. Altri inquietanti accadimenti hanno fatto vacillare il nostro Paese: il terrorismo, il delitto Moro, le stragi; ricordiamo tutto, con emozione e commozione.

Però, sfondo e argine di quei pericoli è stata la schiena dritta degli italiani e il nucleo di forza della famiglia, della scuola, della collettività in genere, e di una classe politica che, pur con i suoi grossi difetti, non era composta di pericolosi ignoranti come adesso. Non imperava il rammollimento, non era consentita l'illusione del tutto per tutti, in due parole: eravamo seri!

Oggi, tra la lettera di Babbo Natale che Salvini utilizza a mo' di sfottò per l'Europa, la testuggine evocata ed invocata da Di Maio, la Terra dei Cuori di Conte, e poi l'immaginetta di Padre Pio che lo stesso Conte tira fuori dal taschino, e Di Maio che bacia l'ampolla di San Gennaro, mentre Salvini brandisce la corona del Rosario, a noi sembra di assistere a un film dell'orrore. O essere capitati in un branco di imbecilli. 

La misura l'abbiamo nella puntata di Porta a Porta dove Laura Castelli, sottosegretario all'Economia, rimbeccava istericamente un Padoan pacato e competente che doveva soltanto alzarsi e andarsene dichiarando che con tale stupida non avrebbe colloquiato un minuto di più! Basti dire che questa insulsa miracolata ha affermato che il reddito di cittadinanza sarà per cinque milioni di persona, che vorrebbe dire 40 miliardi!

Forse ci sveglieremo e capiremo che è stato un brutto sogno! Deve essere così, è impossibile che stia accadendo davvero quel che accade. 

Fateci dormire ancora un po', ma poi svegliateci e rassicurateci: sì, torneremo ad essere di nuovo seri!

 

Soverato Perché 2
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