Ecco perche gli italiani hanno divorziato dalla politica

par Gregorio Scribano
lunedì 24 febbraio 2025

Se si volesse riassumere in una frase ciò che davvero interessa agli italiani, si potrebbe dire che le priorità sono semplici e concrete: avere uno stipendio adeguato al costo della vita, andare in pensione prima di essere troppo vecchi per godersela, poter contare su una scuola pubblica, un trasporto pubblico e una sanità pubblica efficienti e poter girare per le strade della città senza la paura di essere aggrediti, scippati o violentati. In altre parole, le esigenze reali della popolazione si concentrano su temi essenziali per una vita dignitosa.

Eppure, guardando il dibattito politico e mediatico, sembra di assistere a un mondo parallelo. I titoli dei giornali e i talk show televisivi si accaniscono su temi come l’autonomia differenziata, la separazione delle carriere in magistratura, il premierato, le chat dei politici, gli scandali del momento e le vicende personali di personaggi più o meno influenti. Temi che, seppur importanti sotto il profilo istituzionale, risultano del tutto lontani dalle urgenze quotidiane della maggioranza dei cittadini.

Il risultato? Un disamore crescente verso la politica e le istituzioni, che si traduce in un’astensione sempre più alta alle elezioni. Non è un caso se ormai oltre il 50% degli italiani sceglie di non andare a votare. Non si tratta solo di disillusione, ma di una vera e propria sfiducia nel sistema, che appare sordo e distante dai problemi reali.

Nel frattempo, il carovita morde sempre di più, con stipendi fermi da decenni e prezzi in costante aumento. Andare in pensione a un’età ragionevole sembra un miraggio, mentre il welfare pubblico mostra falle sempre più evidenti, con ospedali sovraffollati, scuole prive di fondi e trasporti pubblici insufficienti.

Di fronte a tutto questo, il cittadino medio si chiede: “Ma questi politici si rendono conto della realtà in cui viviamo?”.

Se la politica vuole riconquistare la fiducia dei cittadini, deve tornare ad occuparsi di ciò che conta davvero: garantire una vita dignitosa a chi lavora, offrire un futuro ai giovani e assicurare servizi pubblici all’altezza delle necessità. Altrimenti, il divario tra istituzioni e popolazione continuerà a crescere, con il rischio di una democrazia sempre più debole e svuotata di partecipazione.


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