E se qualcuno dovesse chiederti: "Che cos’è la camorra?"
par
lunedì 18 ottobre 2010
Almeno una volta in un viaggio, in un pellegrinaggio, in un treno o in un aereo, in un'escursione o in un itinerario, ed almeno una volta nella vita, ad un napoletano capita che gli si avvicini un non napoletano e gli chieda "Ma che cos'è la camorra?"
C'è una dichiarazione del Sindaco Iervolino che mi rimbomba tra le meningi oramai da troppi giorni, ed è "La camorra non è vicina al potere, è al potere".
Allora partiamo dalla definizione di camorra: diffidate da chi vi racconta, da chi vi parla o da chi vi propina la teoria dell'Antistato.
La camorra non è uno Stato o un Antistato. Non ha un potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Non ha una Costituzione. Non ha una Camera o un Senato. Ha ed è un solo potere: quello economico. Che muove fili e persone, leggi e sicari, soldi ed imprenditori.
La camorra è un grande, gigantesco ed insormontabile ammortizzatore sociale: la camorra è il motivo per cui la Campania e soprattutto Napoli non ha fatto ancora e non fa la fine della Grecia.
La camorra è la risposta ai più grandi esperti di analisi economiche, visto che non si potrebbe spiegare la compatibilità tra un buco di 13 miliardi di euro ed una regione ancora viva e vegeta, con un minimo di servizi assicurati.
La camorra sostiene le frange più povere ed estreme della popolazione, dà a loro un lavoro o un sussidio di appartenenza, dà a loro margini di crescita ed ambizioni, Rolex e motociclette, scarpe e giubbini, televisioni e cellulari: la camorra, tramite i simulacri del consumismo, dona a chi ne ha bisogno la possibilità di esorcizzare la cultura del ghetto.
Poi accoglie, alleva e cresce i figli di queste persone: dà loro un'istruzione, in terre dove l'evasione scolastica è più alta dell'evasione fiscale, e dà loro un lavoro, in terre dove la percentuale di disoccupati è così alta, ma così alta, che ti sembra quasi nessuno sia disoccupato.
Se pensate alla camorra non pensate più al pappone panzone cafone. Tutti i camorristi sono laureati. Alcuni sono laureati in economia e commercio, altri in giurisprudenza, altri ancora in ingegneria edile. L'importante è che tutti siano specializzati in marciapiedologia.
La camorra abita nella miseria, si può bussare alla porta affianco, vive sul territorio, ha un senso di appartenenza, conosce le esigenze e le carenze dei suoi cittadini.
La camorra è come una piovra con dei tentacoli che raggiungono come calamite qualsiasi persona o zona, o qualsiasi interesse o business, che superi un certo tot di euro.
Argomento monnezza: pensate che la camorra sia tutto ciò che gira attorno al mondo della monnezza, dalle discariche agli autocompattatori, tranne che la monnezza.
Infine dimenticate di ricordare o rappresentare la camorra come quel film o come quel libro. La camorra sono persone in carne ed ossa, certo reincarnabili ma anche distruggibili.
E siccome potrebbe riguardarvi, pensate che la camorra siate voi quando chiedete di rispettare leggi che non rispettate.
L'unica magra ma necessaria consolazione è che è e resterà per sempre un fatto umano. E come tutti i fatti umani avrà un inizio ma anche una fine.