È morto Loris D’Ambrosio, consigliere di Napolitano implicato nello scandalo intercettazioni

par Paolo Monarca
giovedì 26 luglio 2012

Sono passate poche settimane dalle polemiche sulle intercettazioni riguardo la trattativa Stato-Mafia in cui era stato coinvolto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (nella foto), che una delle due persone intercettate ovvero Loris D'Ambrosio (l'altro era l'ex Ministro Nicola Mancino), magistrato e consigliere giuridico del Presidente della Repubblica, è stata stroncata da un infarto.

Lo conferma lo stesso Napolitano con una nota apparsa sul sito del Quirinale in cui non mancano i riferimenti alla vicenda e un duro commento del Presidente a causa della "campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto" 

Ecco la nota completa:

"Annuncio con animo sconvolto e con profondo dolore la repentina scomparsa del dott. Loris D'Ambrosio, prezioso collaboratore mio come già del mio predecessore, che ha per lunghi anni prestato alla Presidenza della Repubblica l'apporto impareggiabile della sua alta cultura giuridica, delle sue molteplici esperienze e competenze di magistrato giunto ai livelli più alti della carriera". Lo ha detto il Presidente Napolitano, appresa la notizia dell'improvvisa scomparsa del Consigliere per gli Affari dell'amministrazione della giustizia.

"Egli è stato infaticabile e lealissimo servitore dello Stato democratico, impegnato in prima linea anche al fianco di Giovanni Falcone nel costruire più solide basi di dottrina e normative per la lotta contro la mafia, così come è stato coraggioso combattente della causa della legalità repubblicana contro il terrorismo. In tutte le collaborazioni che da magistrato ha esplicato al servizio delle istituzioni di governo e infine presso la più alta magistratura dello Stato, ha guadagnato generali riconoscimenti e attestati di stima non solo professionale ma innanzitutto morale. Insieme con l'angoscia per la perdita gravissima che la Presidenza della Repubblica e la magistratura italiana subiscono, atroce è il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilità di magistrato intemerato, che ha fatto onore all'amministrazione della giustizia del nostro Paese. Mi stringo con infinita pena e grandissimo affetto alla consorte, ai figli, a tutti i famigliari e al mondo della magistratura e del diritto".


NICOLA BIONDO: "D'Ambrosio era l'SOS indagati eccellenti. Consigliò a Mancino di concordare con Martelli una versione sulla trattativa. E Napolitano sapeva."


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