E io pago… cara Chiesa quanto ci costi

par Gian Carlo Zanon
venerdì 15 ottobre 2010

I patti del Governo con la Chiesa costano ai cittadini italiani 2 miliardi lâanno, quasi 4000 miliardi di vecchie lire

La genuflessione dello Stato italiano allo Stato vaticano costa ai cittadini italiani, quelli che pagano regolarmente le tasse, 4000 miliardi di vecchie lire ogni anno in entrate perdute. I nostri politici, non dico di destra che tanto è inutile, ma neppure quelli di sinistra si sono accorti di questi quattro spiccioli che, insieme agli acquisti miliardari per giocare ai soldatini sulla pelle di giovani delle classi subalterne, potrebbero sanare buona parte del debito pubblico.

Se n’è accorta però la Commissione europea che ha ordinato un’indagine approfondita che potrebbe tramutarsi in una procedura d’infrazione, e magari finire davanti alla Corte dell’Ue.

Per il momento è finita sotto la lente di ingrandimento dell’Esecutivo comunitario solo l’esenzione dell’ICI concessa alla Chiesa.

Però finora, sembra, nessuno si è accorto dei milioni di euro versati dallo Stato italiano, alias i cittadini che pagano le tasse, alle scuole cattoliche che, pare, facciano parte anche loro dello Stato vaticano, nonostante siano incastonate a migliaia nei nostri, (nostri?) territori.

Vogliamo parlare anche dei docenti di religione? E parliamone: lo Stato italiano, alias ecc., ecc., elimina gli insegnanti di sostegno che accudivano i bambini “fisicamente diversamente abili”, mentre paga migliaia di insegnanti di religione per far diventare i nostri bambini “mentalmente diversamente abili”. Dico questo non perché la storia delle religioni non appartenga alle tante materie fondamentali, ma perché questi “docenti” non fanno storia delle religioni ma dottrina cattolica pagata anche da coloro che non sono Cattolici, vale a dire Seguaci di Geova, Mussulmani, Atei, Agnostici, Ebrei, Induisti ecc.. I nostri bambini fra trent’anni si troveranno ad affrontare una società multietnica, si calcola che i non cattolici saranno almeno al 60%, convinti che esista un solo credo, quello instillato nella loro mente dai docenti per bambini cattolici; perché questo sono, non sono docenti di religione ma indottrinatori per bambini cattolici.

Tornando alla riunione tenutasi a Bruxelles il 30 settembre, fonti dell’Esecutivo hanno precisato che, “in questa fase, la Commissione ritiene, in particolare, che gli immobili in questione potrebbero essere usati anche per attività commerciali e che tali esenzioni fiscali potrebbero pertanto distorcere la concorrenza”.

I collaboratori di Almunia hanno spiegato ai giornalisti che l’indagine rappresenta solo il primo passo di questa procedura. Naturalmente lo Stato italiano, non alias ecc., potrà ora fare valere le sue ragioni. Comunque sia la Commissione, in una nota, ha affermato che “finora le autorità italiane non hanno fornito prove sufficienti per consentire di concludere che le misure contestate possano essere giustificate in base ai principi del sistema fiscale italiano”.

Lo Stato italiano che non ha un mese di tempo per rispondere alla Commissione… ma agli Italiani che pagano di tasca loro qualcosa come quattromila miliardi di vecchie lire cosa risponde il Governo?

E l’opposizione avrà il coraggio di mettere, nei programmi di governo, l’abiura a queste cose innominabili?

Certo forse prima dovrebbe togliersi dalle tasche il rosario che qualche dirigente, che viene dalla sinistra estrema sfoggia, come fosse un trofeo.


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