È inoltre presidente del Napoli Club Parlamento
par Giacomo Lagona
sabato 20 novembre 2010
Secondo quanto raccontato da Mastella fu l’ex ministro a convincerlo a trasferirsi nell’UDEUR, nominandolo segretario regionale del partito. Dopo esser divenuto consigliere regionale, passò poi con i rutelliani e si propose come responsabile della Margherita in Campania ma venne sconfitto da Ciriaco De Mita che però, ben impressionato dal rivale, lo propose senza successo come candidato sindaco di Napoli.
Fu eletto deputato alla Camera al termine delle elezioni politiche del 2001 nel collegio uninominale di Pomigliano d’Arco, confermò il suo seggio anche cinque anni dopo nella circoscrizione Campania 1 con le liste dell’Ulivo. Trasloca al Senato nel 2008, candidandosi con il Partito Democratico nella regione Campania.
Il 13 novembre del 2008 viene eletto con 23 voti presidente della Commissione di vigilanza Rai: le preferenze gli arrivano principalmente da esponenti del PDL, mentre l’opposizione (PD, IdV e UDC), a cui tradizionalmente tocca la scelta dell’incaricato, si era schierata con Leoluca Orlando con la sola eccezione di due votanti.
Non accettando di dare le dimissioni in seguito all’accordo raggiunto fra le due parti sul nome di Sergio Zavoli, viene espulso dal gruppo parlamentare del PD.
Il 4 dicembre 2008 durante una riunione della Commissione nazionale di garanzia viene espulso anche dal Partito.
Nel gennaio 2009 si iscrive a Radicali Italiani diventando una “doppia tessera” e, in quanto parlamentare, membro di diritto del Comitato Nazionale del Partito. Era già stato vicino ai Radicali avendo avuto la tessera del Partito Radicale Transnazionale dal 2004. In seguito allo scioglimento della Commissione di Vigilanza Rai avvenuta il 21 gennaio 2009 da parte dei presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani, perde la presidenza della Vigilanza stessa.
In seguito all’espulsione dal PD aderisce all’Movimento per le Autonomie (MPA) di Raffaele Lombardo, che il 3 dicembre 2009 lo candida alla presidenza della Regione Campania, nell’ambito dell’elezione che si tiene nell’aprile successivo; in seguito però la candidatura salta, perché la sua nuova formazione politica decide infine di appoggiare la candidatura di Stefano Caldoro. Il 22 dicembre 2009 è nominato commissario regionale MPA in Campania, carica da cui si dimette il 14 luglio 2010, in seguito alla sua uscita dal partito.