E in Brasile si dedica una giornata all’orgoglio eterosessuale

par Davide Leggio
venerdì 5 agosto 2011

Il comune di São Paulo ha istituito, pochi giorni fa, il Giorno dell’Orgoglio Eterosessuale in contrapposizione al giorno dell’Orgoglio Gay. Sarà sotto Natale, nella terza domenica di dicembre.

Il progetto di legge, ideato dall’assessore “evangelico”, Carlos Apolinário, è stato sostenuto dal partito conservatore (Dem) di cui fa parte anche il sindaco della città Gilberto Kassab, oltre che dai partiti di centrodestra, come il Psdb del governatore di San Paolo, Geraldo Alckmin

Nonostante il Brasile sia il paese con il maggior numero di cattolici al mondo gode anche del primato di ospitare la più grande parade omosessuale che ogni anno acccoglie oltre tre milioni di persone, finanziata negli ultimi anni quasi esclusivamente con fondi pubblici.

Da qualche tempo è scontro aperto fra gli evangelici e il movimento gay. Notevoli sono state recentemente le polemiche legate ai manifesti affissi sul viale principale della città che “ospitavano” 12 modelli “a malapena” vestiti con lo stile di santi cattolici, progettati da un gruppo di prevenzione dell’HIVAldilà dell'episodio la Chiesa brasiliana si è strenuamente opposta nell'ultimo periodo alla legalizzazione dei rapporti tra persone dello stesso sesso e il movimento cristiano evangelico rappresenta ormai una forza politica importante del paese. I diritti degli omosessuali sono un nodo dell'agenda politica brasiliana.
 
E il contrasto si è acuito notevolmente negli uiltimi mesi che hanno visto, prima (il 6 maggio scorso) il riconoscimento da parte della Corte Suprema degli stessi diritti fra coppie etero e omosessuali (adozioni incluse) e successivamente la celebrazione del primo matrimonio gay (28 giugno) fra sono un parrucchiere e un commerciante di Jacareì (provincia di San Paolo).
 
Il Brasile si è collocato così fra i poochi paesi dell’America Latina, insieme ad Argentina e Uruguay (e da poco anche Città del Messico) a mettere omosessuali ed eterosessuali sullo stesso piano economico e sociale delle coppie sposate.
 
Nonostante ciò la comunità LGBT continua a sentirsi minacciata da una società che continua a essere fortemente machista. Atti di violenza contro persone omosessuali e transessuali sono frequenti. Non sono rari i casi di uccisioni di persone per ragioni di omofobia e le forti pressioni da parte degli ambienti cristiani fondamentalisti - importanti anche per l'equilibrio politico, oltre che sociale del paese - certamente non aiutano a rasserenare gli animi.

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