E il parroco difende Berlusconi: “Meglio essere puttanieri che bestemmiatori"

par Rudy Bandiera
mercoledì 4 maggio 2011

Meglio essere puttanieri che bestemmiatori“. Chi può aver detto queste parole oscure? Come è possibile che andare a puttane anche se sposati e con prole sia meglio che affibbiare dei nomi di animale a un’entità astratta della quale non è dimostrata l’esistenza?

Ovviamente a fare questa apologia di Berlusconi non poteva essere che un prete, don Giovanni Bellò, parroco di Semonzo del Grappa in provincia di Treviso.

«Non so se certe accuse siano davvero così gravi. So che i magistrati hanno formulato centinaia di pagine. Lo vogliono far fuori, è un complotto».

Ma ci sono le intercettazioni che spiegano cosa è successo o no?

«Ma dai, come fanno a capirlo e poi le intercettazioni rispondono al vero? Io per non sbagliare non uso il telefonino perché se dici qualcosa può essere capito male».

Proprio ciò che è successo a Berlusconi, dunque?

«Ma certamente, lui è una vittima di questo sistema, è un povero diavolo e anche sfortunato. Qualcuno dovrebbe andare a confessarsi».

La fonte di questa intervista è il gazzettino.it ovvero un manipolo di comunisti sovversivi pronti alla rivolta, e devo dire che sentire certi uomini di Chiesa esprimere certi ragionamenti mi lascia sempre perplesso: dov’è il limite tra la bizzarria di pensiero di quest’uomo è il vero pensiero della Chiesa di Roma?

Io penso non siano molto distanti.


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