E anche per la Grecia “pietà l’è morta”

par Gennaro Carotenuto
lunedì 29 giugno 2015

Da Vittorio Zucconi in giù, in troppi fanno mostra di cinismo irridendo le file ai Bancomat in Grecia. Ricordo ancora con orrore l’aver assistito al corralito nel 2001 a Buenos Aires, quando i miei amici rischiavano di non poter comprare il pane e di vedersi staccare il telefono o la luce, pur lavorando e avendo un reddito (bloccato in banca).

Che quella in fila ai Bancomat sia gente esattamente come noi e ciò non provochi in tanti empatia ma biasimo è un segno dei nostri tempi. È un disprezzo che non parte dai social, come pure si preferisce far credere, ma che discende dai più autorevoli editorialisti, che descrivono i greci con stereotipi degradanti, demonizzando le scelte del governo Tsipras, “levantino”.

La mancanza di solidarietà per i greci, come già l’indifferenza alla sorte dei migranti, confermano davvero, con Nuto Revelli, la sensazione che “pietà l’è morta”, e che solo una nuova Resistenza civile a tanta infamia possa salvarci.


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