“E-Cat”: balzo nella nuova civiltà dell’energia

par Cristiano Fantinati
sabato 3 dicembre 2011

A Bologna, nel mese di gennaio di quest’anno (2011), è stata presentata una macchina che, con costi di sviluppo e di esercizio semplicemente trascurabili, realizza il sogno più grande che l’umanità possa immaginare, cioè il dominio assoluto dell’uomo sull’energia.

Si tratta di un reattore a fusione nucleare, una chimera divenuta meravigliosa realtà. Il dispositivo chiamato “E-Cat” in pratica è costituito da un contenitore di dimensioni molto ridotte (50 cm cubi), nel quale vengono posti polvere di nichel e idrogeno in pressione, i due componenti vengono riscaldati mediante una resistenza elettrica, raggiunta una temperatura di qualche centinaio di gradi, avviene il miracolo, il nucleo dell’idrogeno si fonde con quello del nichel, i due elementi quindi trasmutano e si trasformano in un metallo leggermente più pesante, cioè il rame.

Il processo di fusione nucleare è accompagnato dalla liberazione di una enorme quantità di energia termica. Per quantificare la produzione di energia del reattore faccio un esempio: con un chilo di nichel dal costo di 50 euro più il costo trascurabile dell’idrogeno è possibile produrre l’energia termica che produrrebbero 100 autocisterne colme di benzina.

Ricordiamo che il nichel è un metallo molto abbondante in natura, il 10% del nucleo della terra è di nichel, mentre l’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo. Questi due elementi non finiranno mai e non saranno mai costosi.

Non vengono prodotte scorie di nessun tipo, si generano deboli raggi gamma, schermabili con 1 cm di piombo, quindi la reazione è assolutamente verde e sicura.

Il processo è perfettamente controllabile, al punto da poter produrre modiche quantità di energia per anni, oppure enormi quantità di energia in pochi minuti.

Questo significa energia termica e quindi elettrica assolutamente pulita ed a costi irrisori per tutto il pianeta; in altre parole non avremo bisogno di nessuna altra forma di energia oltre a questa.

Le conseguenze economico-sociali di questa scoperta impatteranno presto sulla nostra civiltà, ancora più potentemente del meteorite che ha cancellato i dinosauri, o dell’ipotetico arrivo degli alieni.

Grazie alla nuova scala dei costi energetici, la produzione industriale potrà letteralmente esplodere. Tutti i prodotti diverranno enormemente più economici: si potranno creare lussureggianti campi da golf nel deserto del Sahara, si potranno allevare pesci tropicali al polo sud, i trasporti aerei, navali e su ruote diverranno a costo quasi zero, i benzinai scompariranno nel nulla, ogni abitazione, non solo diverrà autosufficiente dal punto di vista energetico, ma sarà essa stessa un generatore che immetterà energia in rete.

Il silenzio assordante della televisione e delle istituzioni sull’argomento dimostra per l’ennesima volta come queste entità siano obsolete, inadeguate, corrotte, e debbano al più presto essere sostituite dalla rete, dalla cultura della tecnologia e della scienza e da una nuova forma di arte del governo che venga dalla gente.

Esternando il massimo orgoglio, possiamo finalmente confermare che gli inventori di Bologna manderanno in pensione il petrolio, che continuerà a servire, ma solo per produrre materie plastiche, che per ironia della sorte abbiamo inventato sempre noi italiani a Ferrara.

Sembra incredibile ma a livello planetario abbiamo la fortuna di essere una della poche generazioni in grado di assistere al balzo evolutivo della nostra civiltà, nella scala di Kardašëv dal livello 0 al livello 1.

Questa è la superba riscossa, tutta nel merito, di un grande paese come l’Italia, e delle grandi persone che ci vivono.

Infiniti ringraziamenti ad Andrea Rossi e Sergio Focardi, maestri propulsori della nuova civiltà dell’energia.


Leggi l'articolo completo e i commenti