Durban 2: Israele contro ONU

par pint74
giovedì 5 marzo 2009

Dal 20 al 25 aprile si terrà a Ginevra, in Svizzera, la quarta edizione della conferenza ONU contro il razzismo, battezzata Durban 2. La terza conferenza si era svolta proprio a Durban, in Sudafrica, qualche giorno prima degli attacchi terroristici (dal 31 agosto al 7 settembre) del 11 settembre contro gli Stati Uniti.

La terza editizione si era svolta in un clima molto teso e, secondo gli Stati Uniti, "palesemente"antisemita. Si arrivò ad un certo punto all’abbandono da parte del delegato americano della conferenza stessa a causa dei toni anti Israele di alcuni paesi arabi.

Sul web la notizia era passata del tutto inosservata (come sui media). Gli unici siti che riportano quanto successe sono troppo di parte (di solito anti islamici) e quindi difendono a spada tratta il comportamento dello stato di Israele. L’unica voce neutrale e che ci dà un quadro completo di quello che accadde a Durban è il sito http://www.radioradicale.it/durban-...
Anche oggi, la notizia dello svolgimento di Durban 2 in Svizzera è passato sotto una coltre di silenzio.

Le poche notizie che, per ora, si ricevono riguardano il boicottaggio da parte dello stato israliano della seconda conferenza.

Le motivazioni di tale gesto sono state riportate da Tzipi Livni, leader del partito israliano Kadima, che ha detto: "Sotto la foglia di fico della lotta conto il razzismo,questa conferenza e’ palesemente antisemita e anti-israeliana. La decisione degli Usa dovrebbe essere da esempio per gli altri Paesi che condividono i nostri valori".



Ad unirsi al boicottaggio anche il Canada e gli USA.
Si prevede che anche l’Unione Europea si allinierà con le decisioni di questi 3 influenti Stati, anche se dichiarazioni a riguardo, per ora, non ce ne sono.
Se ciò avenisse questa manifestazione sarebbe di fatto delegittimata e per l’ONU sarebbe un duro colpo. Un organismo che dovrebbe rappresentare gli interessi di tutti gli stati mondiali e che dovrebbe regolarne le politiche in tutti i campi si sta dimostrando debole e troppo soggetto alle influenze statunitensi ed israliane.
La paura di Israele, probabilmente, è di vedersi accusare di ripetute violazioni dei diritti umani e di genocidio contro il popolo palestinese.

Più estremi saranno i tentativi di Siria ed Iran che mirano ad isolare lo stato sionista e ad equipararlo al Sudafrica dei tempi dell’apartaid.

Vedremo come si evolverà la vicenda ma c’è da scommetterci che i media nazionali non daranno nessuna importanza a questa conferenza, anche se qui c’è in gioco il poco potere di cui dispone l’ONU.

Un fallimento della manifestazione segnerebbe un ulteriore declino di questo organismo e aprirebbe la strada a foschi scenari.


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