Due sindaci son meglio che uno?

par Maria Rosa Panté
lunedì 23 aprile 2012

La campagna elettorale a Varallo è, come minimo, stravagante. Infatti, Buonanno, il sindaco quasi uscente, dichiara che Varallo sarà l'unica città con due sindaci!

Perché Varallo ha bisogno di due sindaci? Che problemi ha Varallo che i cittadini non sanno?

La cosa, se ci si pensa, è inquietante, se un sindaco non basta deve esserci qualcosa che non va e che, però, non si nota, qualcosa di oscuro che abbisogna di due primi cittadini. I Varallesi non sentono un brivido lungo la schiena?

Ma se Varallo è una normale cittadina, come sembra, allora che problema ha il candidato sindaco?

É forse ancora da svezzare sul fronte politico e, come un bimbo che vada all'asilo, ha bisogno di una legislatura di inserimento, tenuto per mano dal sindaco uscente?

Se il candidato sindaco è, come speriamo, in grado di svolgere la funzione di sindaco avendo un certo passato di amministratore alle spalle, allora che problemi ha il sindaco uscente a lasciare la sua poltrona? Mi pare che un buon sindaco, anche se pensa di dover concludere dei progetti, possa aver creato intorno a sé e dietro di sé un movimento che i suoi progetti non solo li porta avanti, ma può migliorarli, perché è meglio tante teste tante idee e non sempre le stesse teste e le stesse idee. O sbaglio? Un sindaco che non molla forse teme che il suo lavoro sia vanificato, ma allora su che basi l'ha costruito?

Un sindaco sicuro del suo operato lascia che altri continuino e migliorino le cose. Almeno così la penso io, ma non solo, lo pensa anche la legge.

Infatti, perché la legge dice che due legislature continuative bastano?

Conviene chiederselo prima delle elezioni. Che la legge ponga un limite a chi esercita un potere sul territorio è un vantaggio, un bene. Se gli ospiti, come il pesce puzzano dopo tre giorni, anche un politico che non molla finiti i termini di legge non potrebbe un pochino puzzare? (In senso metaforico ovvio).

I casi recenti in Italia mostrano che il male del nostro Paese è proprio la mancanza di ricambio della classe dirigente, dal piccolo comune al grande partito.

Buonanno, ovviamente sa di doversi dare una veste istituzionale e dunque ecco la figura del prosindaco. Ma cos'è mai un prosindaco? Non è previsto dallo statuto del Comune di Varallo. Dal punto di vista legislativo è una carica onorifica che esercita limitate prerogative e quando il sindaco vero e proprio (quale dei due?) è impossibilitato a esserci. Nel decreto legge 18-8-2000 n. 267 la parola non c'è nemmeno, forse l'onorevole Buonanno vuol dire vice sindaco...

Sì, la situazione è stravagante e anche se, come credo, fosse tutto legale, penso che porsi certe piccole domande sia legittimo, necessario, etico.

Infine visto anche il punto del programma di BB (Botta-Buonanno) in cui si parla di piano regolatore e di nuove costruzioni (edilizia popolare) e siccome dove c'è edilizia può esserci mafia, mi dispiace e preoccupa non leggere nel programma della lista nulla che riguardi la prevenzione delle mafie al Nord. Dato che nessun partito sembra esente da contatti pericolosi, forse è il caso che gli amministratori locali presenti e futuri si preparino.

Chissà se ci saranno risposte, esenti magari da calunnie e intimidazioni? Un dialogo costruttivo sarebbe il benvenuto.


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