Due pugni dal Nord al Centro con comune violenza

par Doriana Goracci
giovedì 21 ottobre 2010

l'altro ieri sera mi era arrivata su FB, tramite l’UDI, la storia di una vascabella e di una signora che, fortemente irritata dalla pubblicità che aveva visto e ritenendola lesiva per le donne, scrive il suo sdegno tramite e-mail alla Ditta. Le risponde il proprietario dell’azienda, Rullo Pasquale: “Cara Fabiana, hai tempo da perdere? Vieni qui che ci facciamo una bella scopata insieme, se sei abile e passabile. Altrimenti non rompere i coglioni.”

Stamattina mi sono trovata costretta a comunicare un'altra news sempre su FB: “Ventenne romano pregiudicato manda in coma con un pugno violentissimo la trentaduenne romena infermiera professionale: Metro ROMA". Non è un film. La cronaca racconta: "Il ragazzo e la donna si trovavano in fila per fare il biglietto, quando tra i due è nato un diverbio. In un secondo momento, quando la cosa sembrava finita, la lite si è riaccesa mentre i due si erano allontanati dallo sportello. Dalle parole, il 20enne è passato ai fatti, colpendo violentemente con un pugno il volto della donna, che è caduta all’indietro priva di sensi. Immediato è stato l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà, che con i militari impegnati nell’operazione “strade sicure”, dopo avere raccolto le testimonianze dei presenti, hanno rintracciato e arrestato l’aggressore. La donna prontamente soccorsa e trasportata d’urgenza presso il policlinico “Casilino”, è stata operata per le gravissime lesioni riportate al cranio ed è tuttora in coma. Il pregiudicato è stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.”

Dopo una immediata calata di proteste scritte e telefonate, la foto “figabella” mi risulta che sia stata rimossa dal signor Pasquale. Strade Sicure: dal Portale delle Missioni svolte dalla Forza Armata in territorio nazionale e internazionale, sappiamo cosa fanno, con la Difesa ed Esercito. Sappiamo benissimo quali Risorse Umane e Tecnologiche siano riservate “generosamente” alla cittadinanza delle metropoli e quali Chiacchiere. Non abbiamo capacità di rimuovere la violenza che continua a camminare in maniera manifesta e strisciante. Ma l’impegno io l’ho preso con me: zitta da morta. Alla vostra sensibile attenzione, nessuno e nessuna si senta escluso. Non c’è niente da vedere, ma da spalancare gli occhi e il cuore e il cervello. Cattivo come adesso non lo sono stato mai? Dal pugno alla carezza? Viceversa. Figurati noi, se non sappiamo.

Continuano a giungere in questo 12 ottobre 2010, mentre scrivo, aggiornamenti come questo: “Operaio uccide moglie, arrestato Accoltellata la donna, forse marito non accettava separazione. BERGAMO, 12 OTT- Ha accoltellato e ucciso la moglie al culmine di una violenta lite nella loro casa di Treviglio (Bergamo). Arrestato un 51enne- I carabinieri hanno trovato la donna, 48 anni, riversa a terra nel sangue in salotto, con un coltello conficcato nello sterno. Il marito, un operaio, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario, mentre scappava. I due stavano per separarsi ma forse l’uomo non si è mai rassegnato alla fine della matrimonio e ha colpito la moglie a gola e torace”. Allego anche il Comunicato che mi è appena arrivato da Valentina, che mi scrive: "Spero che la stampa non faccia morire anche questa notizia". Ripeto per tutte e tutti: non ci rassegnamo.

Comunicato ai MEDIA (di ieri)

Questa sera, 12 Ottobre 2010, ore 18.30-19.00 si svolgerà a Roma, una manifestazione cittadina auto organizzata, soprattutto apartitica. Sono invitati uomini e donne sensibili al problema. Protestiamo contro l’ennesima violenza sulle donne, da parte degli uomini senza distinzione di nazionalità. Porteremo i nostri lenzuoli insanguinati per sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla violenza contro le donne, soprattutto per futili motivi e in casa. L’odio verso le donne alimentato da stampa, tv e dalla cultura maschilista italiana, deve essere eliminato attraverso forme di educazione nelle scuole e in famiglia.

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