Droga e internet?

par amos pit
giovedì 5 marzo 2009

Droga e internet? Da oggi si può ordinare droga tramite internet. Un’iniziativa basata sui nuovi decreti emanati nel corso del 2009 – che segue i vari ordinamenti riguardanti il consumo, la coltivazione e la vendità di sostanze stupefacienti - ovvero una scorciatoia per scampare alle leggi italiane sempre più spesso scavalcate con cavalletti legali.
 

Internet, considerato da molti un’arma a doppio taglio, si è definitivamente mostrato con la faccia della moneta per ora conosciuta da pochi. Dopo i decreti emanati nei confronti delle sostanze stupefacenti nel periodo dell’Expo di Milano, come il divieto assoluto di consumare sostanze considerate illegali in luoghi pubblici: parchi giochi e luoghi d’incontro, è nata un’altra emergenza: il permesso di coltivare canapa indiana fino al momento in cui produrrà i proprio fiori per poterne poi estrarre la sostanza conosciuta come marijuana.


Non volendo polemizzare più di quanto sarebbe necessario, invito i lettori a ragionare sul fatto che le leggi italiane contro la droga e chi ne abusa sono ben chiare e definite da parecchio tempo ed è superfluo aggiungere altri emanamenti. Basterebbe che la legge venisse rispettata e fosse fatta rispettare e non si sarebbe giunti a questo punto. Sulla base del decreto per la coltivazione di tale droga, ora è nata un’iniziativa che prende piede tra le pagine di internet.

Come tutti sappiamo internet è un mezzo per potersi informare, acculturare, istruire, conoscere, ecc... ma anche un fortissimo mezzo di disinformazione, o meglio riesce a creare e distruggere da solo cose da lui emanate. Bisogna stare molto attenti a dare fiducia alle pagine di internet perché non è raro il raggiro e non è raro l’imbroglio, non vorrei mettere in cattiva luce questo mezzo multimediale ma solamente indicarne i probabili rischi derivanti dalla troppo leggerezza con la quale un mondo intero entra nel vostro pc. Immaginate solamente che i vostri figli, parenti e perché no amici, potrebbero incappare nel sito che vende questi tipi di prodotti disponibili sul mercato digitale. Grazie al decreto per la coltivazione ora potremmo trovare addirittura pubblicità di questo prodotto, ma lo stato dov’è? Questi prodotti non possono circolare liberamente, in questo caso internet funge da aggravante, visto che il problema era già vivo a monte e pubblicizzarlo se non renderlo facilmente aquistabile in rete sembra troppo.


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