Dragon Trainer 2 – dopo un Golden Globe e prima di un Oscar

par soloparolesparse
giovedì 29 gennaio 2015

Vi dico due cose su Dragon Trainer 2, subito dopo il Golden Globe appena conquistato e appena prima di un possibile Oscar come miglior film di animazione del 2014. Premi probabilmente meritati ma certo inusuali per un seguito.

Ritroviamo il simpatico villaggio vichingo, che, dopo gli eventi di Dragon Trainer, vive ora in pace con i draghi. Non si combatte più ma i ragazzi fanno corse volanti a cavallo dei draghi, in uno sport che si sono inventati. Hiccup e Sdentato preferiscono invece volare, scoprire nuove terre e sperimentare strumenti per migliorare la loro tecnica di volo.

Nei loro viaggi finiscono però nell’imbattersi in due personaggi inquietanti. Un misterioso domatore di draghi ed un cattivissimo ipnotizzatore di draghi. Ne verrà fuori una lotta senza quartiere per la difesa della libertà.

Si, perchè qui si lotta per l’amicizia, per la pace, e non per la difesa di un villaggio (anche se naturalmente c’è anche quello). E’ la lotta tra illuminati e ultraconservatori e come nel primo film saranno i più giovani a trovare la soluzione.

Splendide le scene di battaglie, con una varietà di draghi davvero affascinante e coinvolgente. Ognuno con le sue caratteristiche, le sue spcialità, carattere e personalità, armi speciali. E poi ci sono i vichinghi che già conosciamo ed i due nuovi (anzi tre) ingressi.

Ma tra uomini e animali (fantastici) non c’è dubbio che il fascino maggiore venga da questi ultimi.

C’è poi da divertirsi e da sorridere, da commuoversi il giusto. Non manca il bel finale, con il bene che vince ed il male che perde, nonostante dolorose sconfitte.

Quello che apprezzo maggiormente è però la naturalezza con cui viene affrontata la disabilità dei protagonisti, uomini, ragazzi o draghi che siano. La vera forza del doppio film di Dean DeBlois.


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