Doveva essere una scampagnata, si è trattato di SCARPATA

par Riciard
giovedì 18 dicembre 2008

Non saprei proprio spiegarmi il perchè, ma sembra che le scarpe abbiano una loro ragione storica e politica di esistere. Nessuno di voi, credo, riuscirà a risolvere il mio interrogativo, tuttavia potrò forse essere un minimo utile ricordando alcune cose...

Kruscev durante una assemblea dell’Onu, pronunciando tre decisi "niet!", battè la scarpa sul banco. Sacconi ha fatto lo stesso in parlamento italiano. Un giornalista iracheno accoglie Bush lanciandogli una scarpa. Ecco, vorrei davvero sapere cosa ha pensato Giorgio Dabliù. E’ molto probabile che, vanesio com’è, si sia rifugiato nei meandri della sua testa, e senza riflettere abbia sfogliato nel suo povero motore di ricerca intellettuale, la parola "shoe".


Da lì, è molto probabile che abbia trovato, per puro sbaglio, alla decima pagina, l’album dei NOFX dal titolo "So long and thanks for all the shoes" ed abbia approfondito l’argomento, capendo che in alcuni contesti punk hardcore, il lancio delle scarpe sul palco è segnale di alto gradimento. Da lì il suo spirito da puffo vanesio ha trovato la salvezza, decretando che gli iracheni sono molto affabili, forse un pochino rozzi, ma che certamente apprezzano lo sforzo statunitense.


Leggi l'articolo completo e i commenti