Dove mettere cani e gatti in estate: una facile soluzione

par Maria Rosa Panté
lunedì 1 agosto 2011

La storia viene dalla provincia piemontese ed è una storia piccola, consueta e commovente.

Un uomo in dialisi, quotidiani soggiorni in Ospedale, un cagnolino fuori della porta in attenta attesa.

Nulla lo distrae perché lui è lì ad aspettare il suo capobranco, il suo amico, il suo essere umano.

Storia consueta, eppure ne parlano giornali, persino TG, perché commuove. E ancora commossi con le lacrime agli occhi chissà quanti stanno pensando a come liberarsi del proprio cane in vista dell'estate e delle vacanze.

Pare che in moltissimi abbiano trovato una facile soluzione.

I canili, le associazioni animaliste e di volontari, infatti, denunciano un fatto nuovo. Per paura di incorrere nelle sanzioni della legge, che punisce chi abbandona gli animali, chi vuole liberarsi del cane (per gli altri animali che non hanno il microchip obbligatorio è ancora più facile) lo porta al più vicino canile.

È come prendere un anziano genitore e portarlo in Istituto e abbandonarlo per sempre.

È come lasciare un bimbo appena nato davanti alla porta d'un convento e abbandonarlo per sempre.

È come “dimenticare” un amico disabile nel parcheggio d'un ospedale e abbandonarlo per sempre.

Possono parere paragoni esagerati. Se vi paiono così e avete un amico animale temo che, alla prima difficoltà, sarete tentati di abbandonarlo e forse lo farete davvero.

Chi convive con un animale e lo ama davvero in quanto essere vivente e senziente. Ricco di emozioni e di un'intelligenza sua e perfetta sia pure diversa dalla nostra, sa che i paragoni sono pertinenti.

Personalmente farò una brevissima vacanza, per fortuna in un luogo dove si accettano animali, porterò o miei 3 gatti, nessuno escluso, perché non ho nessuno che me li possa accudire a casa, sono un po' troppi. Così invece di lasciarli per strada, li porto con me.

Se li abbandonassi i loro fantasmi mi impedirebbero una vita serena. Se li lasciassi che essere umano sarei? Già, che razza di persone sono quelle che li abbandonano?

Verso di loro, a dire il vero, non posso evitare di sentirmi un po' razzista e anche per questo non riesco a perdonarli.

E poi ogni anno dire le stesse cose e non trovare le parole adatte per esprimere lo sdegno e il dolore.... dire e ridire perché dire è necessario, scusandosi per la ripetizione!


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