Dottor Pietro Bartolo siamo con te e la piccola della nostra Lampedusa

par Doriana Goracci
giovedì 26 maggio 2016

Quanti bambini ha preso in braccio, curato con amore e professionalità, Pietro Bartoloresponsabile del presidio sanitario e del poliambulatorio di Lampedusa, dove è sindaco Giusi Nicolini? Eppure... una bimba di 9 mesi nigeriana, rimasta sola perchè la mamma è morta ustionata, affidata a una compagna di viaggio, che l'ha portata sana e salva sull'isola, gli ha fatto dire "La vorrei tenere con me per sempre"

Tutto accade due giorni fa, la Stampa: "Una motovedetta della Capitaneria di porto ha sbarcato una ventina di persone, in prevalenza donne, che avevano necessità di cure: presentavano ustioni da benzina sul corpo. Con loro viaggiava la piccola, in braccio a una ragazza. I migranti sono stati tutti trasportati all’ambulatorio dell’isola, e con loro la bimba, che ha ricevuto le cure di Pietro Bartolo, il medico che presidia l’unico avamposto sanitario di Lampedusa e il cui lavoro più che ventennale è uscito dall’ombra, insieme alla sua umanità, con il film di Gianfranco Rosi «Fuocoammare».

Ecco cosa racconta Bartolo: «L’ho visitata, sta bene. Le abbiamo dato del latte, cambiato i vestiti. Era leggermente disidratata, ma niente di serio. È rimasta in ambulatorio per alcune ore, poi l’ho accompagnata io stesso nel centro d’accoglienza, consegnandola alla polizia. È in buone mani». E aggiunge sconsolato: «I migranti sentiti hanno riferito tutti la stessa versione e questo ci fa pensare che le cose siano andate proprio così, che la mamma della bimba sia proprio morta». A distanza di ore, infatti, è crollata la speranza che la donna potesse trovarsi tra i 120 migranti giunti successivamente al molo con un altro mezzo della Guardia costiera".

Favour (sembra possa essere stato un suo nome) chiamata Nohamed, è una bambina del Mali, da oggi una bimba di Lampedusa, del nostro Mediterraneo.

Grazie dottor Pietro Bartolo, grazie infinitamente per tutto quello che non non sappiamo fare e lei compie ogni giorno, grazie a nome di tutte le mamme e le famiglie che non ci sono più e sono certa, ti sorridono e proteggono.
Doriana Goracci


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