Don Riccardo Seppia e Dominique Strauss-Kahn: due nomi un solo tema

par Emilia Urso Anfuso
martedì 17 maggio 2011

Due personaggi. Non si conoscono, eppure la loro esistenza ha qualcosa di familiare per entrambi. Uno è italiano. L’altro francese. Nessuno dei due sa dell’altro. Non vivono nella stessa nazione e fanno parte di due mondi diversi, quasi paralleli. E’ la storia questa, di due persecutori. Di due "brave persone", certo, fino a prova contraria. Giudicati dagli Uomini ed in un caso, sicuramente, da Dio.

Il primo è un Prete. Non si comprende come lo sia divenuto, vista la storiaccia in cui è coinvolto e per cui si trova ora in carcere in una cella di isolamento. Don Riccardo Seppia, parroco per 15 anni nella chiesa di Santo Spirito di Sestri Ponente, in Liguria. Arrestato in queste ore per violenza su minore e spacciod i stupefacenti. Stupefacente è l’accaduto, oltre al contenuto della notizia. La Chiesa non riesce a debellare il problema dei problemi: la pedofilia. Alla quale si aggiunge ora, persino un prete spacciatore di sostanze stupefacenti.

Una vergogna oltre il dicibile. L’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, lo sospende. Fa parte delle nuove regole che impongono di estromettere i preti che si macchino di un qualche misfatto. Fino a qualche tempo fa, sulla Chiesa gravava il peso dei panni lavati in casa. Dopo le ultime teribili denunce di pedofilia che hanno coinvolto decine di prelati in giro per il mondo, hanno dovuto cambiare metodo. Per se stessi. Per tutti.

Ora quindi, invece di spostare da una parrocchia all’altra il “povero” prelato di turno in mano ai demoni della pedofilia, gli stessi vanno in galera. E ci restano. Pregando di ricevere il perdono Divino. Che quello degli uomini, in questi casi, è quasi impossibile da ottenere.

La Chiesa da sempre crea al suo interno, macchine del terrore. Non si può chiedere alla Natura di andare controcorrente. La Storia ci insegna che è praticamente impossibile. Il Testosterone avvilito crea patologie che coinvolgono innocenti. Eppure, nessuno pensa seriamente di invertire la rotta finalmente, e rendere al mondo intero un vero atto di Amore: far sposare anche i prelati. Che abbiano una vIta votata alla normalità, piuttosto che divenire mostri aguzzini di vite innocenti e troppo fragili per avere la forza di difendersi da attenzioni che trascendono la morbosità.

Nelle stesse ore, da un’altra parte di Europa, sotto accusa un altro uomo. Un’altra colpa. Un altro mondo. E’ la volta di Dominique Strauss-Kahn, da qualche ora al centro delle cronache internazionali per uno scandalo a sfondo sessuale. Era il candidato numero uno in lizza per le presidenziali francesi del 2012. Ed anche, non da meno, il direttore generale del Fondo monetario internazionale. Una carriere in costante ascesa. Troncata da una storiaccia di stupro.

Il capo d’accusa: “«aggressione sessuale, sequestro di persona e tentativo di stupro su una donna di 32 anni in una stanza di hotel a New York». E’ stato arrestato su un aereo dell’Air France che lo avrebbe dovuto condurre a Parigi.

L’accusa, da parte di una donna delle pulizie dell’Hotel Sofitel in Time Squares, dove Dominique Strauss-Kahn ha pernottato.

Già nel 2008, ad appena un anno dalla nomina a Direttore del Fondo Monetario Internazionale, era stato coinvolto in una indagine per una presunta relazione con una ex responsabile del dipartimento Africa della stessa istituzione, Piroska Nagy. Fu scagionato, ma messo sotto osservazione e censurato proprio dal FMI.

Le indagini faranno il loro corso e sapremo – forse – la verità. Sta di fatto che, sesso, posizioni di potere e scandali, sono sempre più spesso il pane quotidiano di questo mondo fatto di poche cose. E tutte tragicamente scandalose.

Chiesa e mondo laico si intrecciano in trame ordite nell’oscurità di qualche carezza oscena. Non è il mondo che vorremmo lasciare ai nostri figli. Non è il Sistema in cui vorremmo vivere. Ma non c’è nulla da fare: vuoi per patologia, vuoi per sentimento di potere estremo, prima o poi l’Uomo cade. E porta con se altre vittime. In un gioco assurdo al massacro.

L’Umanità ha perso il senso di Umanità. E sembra correre in un perverso girotondo che porta solo visioni oscene. Cosa sarà di noi, non ci è dato sapere. Così come sapere tutto non ci terrà lontani dal Male.

Risorgeremo tutti, solo il giorno in cui ci fermeremo a riflettere. E torneremo a convincerci che il Bene deve sempre prevalere, in un mondo civile che possa esser degno di questo appellativo.


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