"Distacco posteriore del vitreo monolaterale" Basta ad annullare un comizio in campagna elettorale?
par Emilia Urso Anfuso
sabato 23 febbraio 2013
"Silvio Berlusconi rinuncia al comizio finale per 'distacco del vitreo posteriore monolaterale" E' la notizia battuta da tutte le agenzie giornalistiche che in pochissimo tempo sembra aver invaso il web.
Normalmente, se si fa una ricerca su una patologia reale, oltre ad eventuali notizie correlate, si trova nelle prime posizioni la spiegazione della patologia, almeno su Wikipedia e poi su siti scientifici o medici. In questo caso invece, in un lampo di tempo dalla comunicazione dell'annullamento del comizio, si fa fatica a trovare notizie sulla patologia che non siano riferite a Silvio Berlusconi.
Il comunicato diramato dall'Ufficio stampa del Pdl dichiara:
«Si tratta del distacco posteriore del vitreo monolaterale - spiega ancora la nota di palazzo Grazioli - Ciò significa la separazione del gel vitreale dalla retina posteriore. È una evenienza fisiologica perchè il vitreo degenera dall'età di 18 anni ed il distacco può occorrere a qualsiasi età. È comune nel 60% della popolazione e, se trascurato, può portare a patologia maculare. Per queste ragioni la terapia prescritta è: idratazione; evitare movimenti fisici che condizionerebbero l'assestamento del vitreo (quindi, cautela anche per traumi minori).
La diagnosi è stata confermata dal Professor Francesco Bandello di Milano e dal Professor Mario Stirpe di Roma. Acquisita la diagnosi e la terapia indicata, il medico curante, professor Alberto Zangrillo, ha imposto al Presidente Berlusconi di annullare la presenza alla manifestazione di Napoli, in quanto incompatibile con le indicazioni terapeutiche prescritte dagli specialisti».
"Oltre alla sua omogeneità fisica, a causa di fenomeni di raggrinzimento e di contrazione talvolta improvvisa delle fibre collagene, il vitreo perde le sue normali aderenze con la retina, scollando le sue parti posteriori. E’ il distacco posteriore di vitreo, presente nel 6% della popolazione tra i 45 e 65 anni. Tale percentuale aumenta sino al 50-70% oltre i 65 anni e nelle miopie superiori alle tre diottrie oltre i 35 anni. Per tali ragioni, le miodesopsie sono sovente associate alla percezione di fosfeni (lampi di luce, anche al buio ad occhi chiusi), quando le fibre vitreali vicine a quelle staccate esercitano una residua, discontinua trazione sulla retina. Al distacco posteriore di vitreo possono seguire una o più rotture della retina (nel 10-15% dei casi), che possono a loro volta provocare il distacco della retina"
"A parte i casi secondari a patologie vascolari o infiammatorie, in cui la terapia è mirata alla risoluzione del problema sottostante, nella stragrande maggioranza delle situazioni dovute a invecchiamento, traumi o miopia, non esiste alcuna terapia medica per il trattamento dei corpi mobili e del distacco posteriore del vitreo. L’ampia offerta commerciale di prodotti (integratori, anti-ossidanti, anti-radicali liberi, multivitaminici) da assumere per bocca con lo scopo di reidratare e reintegrare la fisiologica composizione del gel, serve soprattutto a ingrassare l’industria farmaceutica.La semplice, paziente attesa è quasi sempre premiata dal miglioramento della sintomatologia, grazie a fenomeni di adattamento da parte del cervello. Qualcuno riesce ad apprendere il movimento degli occhi che, creando delle correnti all’interno del vitreo, sposta un grosso corpo mobile togliendolo dal campo visivo. Tale stratagemma funziona ovviamente meno bene quando gli addensamenti fluttuanti sono piccoli e molteplici"