Disoccupazione adulta: dati allarmanti e silenzio dei media

par Mai Più Disoccupati
venerdì 7 ottobre 2011

Lo sai che dei due milioni e centomila disoccupati ufficialmente censiti dall'Istat nel 2010, circa il 45% aveva più di 35 anni? Che del milione di disoccupati in cerca di lavoro da oltre un anno, quasi il 43% ha un'età compresa tra i 35 e i 54 anni?

"La crescita più consistente di disoccupazione nel 2010 ha riguardato la fascia tra i 30 e i 49 anni, solo in seconda battuta quella dei più giovani". Lo dice il Rapporto annuale Istat, presentato lo scorso 23 maggio a Montecitorio.

Secondo l'ultimo rapporto IREF-ACLI sul "lavoro scomposto", il lavoro atipico e il lavoro temporaneo colpiscono fortemente anche i lavoratori adulti. Il 48% dei contratti precari, difatti, sono stipulati tra datori di lavoro e lavoratori di età compresa tra i 30 e i 49 anni.

In base a un'indagine dell'Associazione direttori risorse umane (Gidp/Hrda), le nuove risorse umane che le aziende assumeranno saranno soprattutto giovani: il 75%, infatti, dovrà avere un'età compresa tra i 25 e i 34 anni; il 14% tra i 35 e i 44 anni e solo l'1% più di 45 anni.

Una rilevazione del 2009 ad opera della SDA Bocconi e di Astra Demoskopea evidenziava che quasi il 60% di 5.000 annunci di lavoro pubblicati dai giornali poneva un vincolo di età, nella maggioranza dei casi attorno ai 35 anni.

Nel 2008 (ultimo dato disponibile), le risorse per i disoccupati messe a disposizione dal nostro Paese hanno toccato lo 0,5% del PIL. In pratica, per ogni disoccupato italiano sono stati spesi in media 4.691 euro, contro i 17.921 per il disoccupato irlandese, i 16.652 per quello austriaco, i 15.570 per quello tedesco e gli 11.483 per quello francese...

Una "chicca": a Treviso, nel cuore dell'opulento Veneto, un cinquantenne che nel 2007 avesse perso il lavoro, aveva il 32% di possibilità di ritrovarlo; solo l'8% nel 2010. 


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