Disoccupati over 35: ecco le cifre!

par Mai Più Disoccupati
giovedì 8 dicembre 2011

 

Disoccupati italiani: tanti …troppi!

Disoccupati amministrativi: quelli registrati dai Centri per l’Impiego.

Disoccupati ISTAT: quelli censiti con rilevazioni campionarie.

Disoccupati miracolati (solo il 31%): quelli beneficiari di indennità di disoccupazione o di mobilità.

Disoccupati dannati (ben il 69%!): quelli abbandonati completamente a se stessi e che - all’insegna del motto “si salvi chi può” - le provano tutte, magari indossando la muta e dandosi all’economia sommersa, riemergendo dai “neri flutti” solo per sbucciarsi le nocche bussando alle porte di familiari, parenti e amici con il cappello in mano… Rischiano, i più soli, di finire letteralmente per strada!

Disoccupati under 35: sono temporaneamente senza lavoro, ma in quanto esplorati dai mass media, indagati dagli esperti, blanditi dai politici, e destinatari di “attenzioni” istituzionali, è contemplato che possano essere “utilmente” reinseriti nel mondo del lavoro.

Disoccupati over 35: considerati - per motivi anagrafici – difettosi, carenti, inadeguati; sono lavoratori non desiderati, condannati a una continua, dolorosa, infruttuosa ricerca di occupazione; dimenticati, relegati ai margini o esclusi tout court dal sistema produttivo, quali lavoratori superflui definitivamente in esubero…

Disoccupati over 35, in continua crescita, un drammatico fenomeno sociale. Il loro è un mondo misconosciuto, inesplorato, invisibile; così vuole una precisa costruzione culturale e sociale che li condanna a un’impietosa marginalizzazione e ne minaccia l'identità personale e lo stesso diritto di vivere! 

In base a dati ISTAT, in Italia – nel 2010 – erano 2.102.000 i disoccupati; tra questi, i disoccupati over 35 erano così suddivisi: tra i 35 e i 64 anni 939.000 (443.000 donne e 496.000 uomini): il 44.67% del totale dei disoccupati; tra i 65 e i 74 anni circa 4.000: lo 0.19%.

Il restante 55.13%, 1.159.000 disoccupati, erano persone di età compresa fra i 15 e i 34 anni.

Nelle tabelle che seguono, abbiamo rielaborato - per macroaree geografiche (nord, centro e mezzogiorno) i dati ISTAT del 2010 relativi ai disoccupati delle classi di età comprese tra i 35 e i 64 anni di età:

- al nord, i disoccupati erano circa 366.000 (51.50% donne e 48.50% uomini);

- al centro erano circa 186.000 (51.10% donne e 48.90 uomini);

- al mezzogiorno circa 387.000 (41.10% donne e 58.90% uomini).

 

 

I dati considerati sono relativi ai disoccupati censiti dall’ISTAT (media 2010).

Per definizione ISTAT, i disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che:

- hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive;

- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento, e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

I dati presi in esame non riguardano le forze lavoro potenziali (che nel 2010 erano 2.890.000 persone fra i 15 e i 74 anni), comprensivi degli inattivi disponibili a lavorare, ma che non cercano lavoro (2.764.000, suddivisi in 1'700'000 donne e 1.064.000 uomini), e di coloro che cercano lavoro, ma non sono temporaneamente disponibili (126.000).

Sommando ai disoccupati le forze di lavoro potenziali, si ottengono le persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo: nella media del 2010 quasi 5 milioni di individui!

Si precisa che i lavoratori in Cig (Cassa integrazione guadagni) vengono classificati e censiti dall’ISTAT – seguendo la raccomandazione dell’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) - come occupati.

Nel corso del 2010, si stima siano stati oltre 2.000.000 i lavoratori coinvolti in processi di cassa integrazione, dei quali 576.455 in cassa integrazione a zero ore per l’intero anno… 


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