Disastro di Fukushima causato da un errore umano

par Giuseppe Ottaviano
venerdì 6 luglio 2012

“Errore Umano", è il tragico verdetto della Commissione parlamentare di inchiesta sulle responsabilità del disastro nucleare in Giappone. Era l’11 marzo 2011 quando un forte Tsunami, causato da intense scosse di terremoto che raggiunsero i 9 gradi della scala Richter, si abbatté sulle coste nipponiche provocando gravi danni alla centrale nucleare di Fukushima costruita nel 1971. Ventimila vittime, 470mila sfollati, veleni riversati in mare, danni incalcolabili, un paese in ginocchio. Inizialmente fu detto che era impossibile prevedere una catastrofe di simili dimensioni, la centrale aveva retto alle scosse ma le difese erano state facilmente abbattute da onde alte più di 10 metri.

Oggi, ad oltre un anno dal disastro, è il momento di far emergere le reali responsabilità, per questo nel maggio 2011 fu nominata una Commissione di inchiesta parlamentare composta da dieci membri e guidata da Kiyoshi Kurokawa professore dell’università di Tokyo.

“È ormai chiaro che questo incidente è stato un disastro provocato dall'uomo. I governi, le autorità di controllo e la Tokyo Electric Power hanno mancato di senso di responsabilità nella protezione della vita delle persone e della società - si legge nel rapporto della Commisione - la centrale nucleare di Fukushima era in condizioni vulnerabili che non garantivano di far fronte al terremoto e allo tsunami. Pur avendo una serie di opportunità di adottare misure, le autorità di regolamentazione e la Tepco hanno deliberatamente rinviato le decisioni, non hanno intrapreso azioni di tutela".

Sembra infatti che la Tepco fosse al corrente della vulnerabilità dell’impianto a fronte di possibili onde di altezza compresa tra gli 8 e i 10 metri, ma le barriere di protezione alte appena 5,7 metri non furono mai modificate. Non mancano critiche alla gestione della crisi: “Il disastro poteva e doveva essere previsto e prevenuto ed i suoi effetti ‘mitigati’ da una risposta umana più efficace - e non basta nascondersi dietro la scusa dell’imprevedibilità dell’evento - Sebbene provocato da eventi cataclismatici, il successivo incidente dell’impianto nucleare di ‘Fukushima Daiichi’ non può essere considerato come un disastro naturale ma di un errore profondamente frutto dell’azione dell’uomo“.

Mentre si aspetta che il rapporto venga esaminato dal parlamento, la Kepko (Kansai Electtric Power) comunica l’entrata in funzione del reattore numero 3 della centrale di Oi, nella prefettura occidentale di Fukui, che ha ripreso a produrre energia per il 5% del suo potenziale e dovrebbe raggiungere la normale potenza il 10 luglio. Il reattore numero 4 verrà acceso tra il 18 e il 20 luglio per entrare a pieno regime a fine mese. Il Giappone, prima del terremoto, occupava il terzo posto dopo USA e Francia per la produzione di energia nucleare. Le autorità spiegano che l’accensione dei due reattori servirà ad evitare crisi energetiche dovute agli alti consumi estivi. Tante le proteste in strada di gente che ha ancora nella mente, indelebili, le immagini del disastro.

Gli incidenti di Fukushima e Chernobyl sono gli unici due ad essere catalogati come livello 7, il massimo, della scala Ines (International Nuclear and radiological Event Scale).


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