Dimissioni: in attesa che Berlusconi lasci, cosa succede?

par Paolo Monarca
mercoledì 9 novembre 2011

Sarà la legge di stabilità lo spartiacque tra il Governo Berlusconi e il post, che per ora si prevede ancora oscuro. Berlusconi, al Tg5 di ieri sera, ha dichiarato che "Mi sembra che sia logico [andare alle elezioni ndr] perché questo Parlamento oggi è paralizzato". 

"Sono chiaro: ora esistono solo le elezioni. Questa è la fotografia esatta della realtà parlamentare che è emersa dalla giornata di oggi. Bisogna tornare agli elettori. Non possiamo far governare il Paese dalle forze politiche che hanno perso le elezioni" ha ripetuto al Tg1.

E' cominciata la tattica del Berlusconi in difficoltà: invasione coatta dei Tg amici (il suo e quello del fido Minzolini) e dei talk, stamattina a Mattino 5, per parlare direttamente alla popolazione e sottolineare come per lui non ci sia altra via che quella delle elezioni. Uno schiaffo, indiretto, certo, al Capo dello Stato, l'unico che in questo momento può decidere quale sarà il futuro del paese. Si parla della fine di febbraio: 19-20, tenendo conto che c'è ancora l'incognita del ddl stabilità in ballo, il quale richiederebbe non meno di un paio di settimane per essere approvato.

Se da un lato c'è chi non vede alternative alle urne, come i pasdaran berlusconiani, i quali non vedono di buon occhio un Governo tecnico Monti, ad esempio, perché sarebbe un Governo delle opposizioni e proporrebbero lo scioglimento delle Camere e la presentazione di Alfano, dall'altro c'è chi lo vede come unico salvagente. Per il paese? Non solo, dato che la pensione è un obiettivo di tutti coloro eletti al primo mandato i quali ne avranno diritto solo al completamento della legislatura. Sarebbero in tanti, insomma, i pdllini pronti a saltare la quaglia e accasarsi almeno temporaneamente con le opposizioni, come già fatto in questi giorni concitati. A questo proposito, oggi sarà presentato un nuovo gruppo formato dai fuoriusciti berlusconiani, tra i quali: Luciano Sardelli, Antonio Milo, Fabio Gava, Giustina Destro, Roberto Antonione, Giancarlo Pittelli e Antonio Mannino con versace dato tra i papabili. Grandi manovre anche tra gli scajolani e gli ex colonnelli di AN.

E proprio a Mattino 5 Berlusconi ha parlato di traditori: ''Purtroppo c'è stato un vergognoso mercato che i media vicini all'opposizione hanno presentato con la solita ipocrisia: chi tradisce il centrodestra è un benemerito mentre chi ha sostenuto in passato il governo è stato definito un mercenario. Stiamo assistendo al peggio del ritorno alla vecchia politica''

La nota della Presidenza della Repubblica che ha anticipato la decisione di Berlusconi recita:

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.

Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea. 

Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.

 


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