Diminuiscono anche i consumi alimentari

par Paolo Borrello
venerdì 24 giugno 2011

Gli italiani pagano ancora gli effetti della crisi economica e tagliano anche sui consumi alimentari. Dopo l'aumento dello 0,6 per cento della spesa alimentare registrato l'anno scorso, il 2011 dovrebbe chiudersi col segno negativo. La stima è della Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui gli acquisti di cibo e bevande dovrebbero attestarsi a fine anno tra il meno 0,2 e il meno 0,5 per cento, con una flessione più marcata al Sud.

La flessione drastica della spesa per gli alimentari diventa ancora più evidente se si mettono a confronto le cifre annue: se nel 2008 il budget riservato alla tavola era pari complessivamente a 5.700 euro per famiglia - osserva la Cia nel 2009 scende a 5.532 euro, per poi toccare quota 5.364 euro a fine 2010. Nel giro di un triennio, quindi, gli italiani hanno ridotto di circa 350 euro la parte dello stipendio riservata a cibo e bevande.

Ma spendere di meno significa dover cambiare le abitudini alimentari. E infatti - continua la Cia - il 60 per cento delle famiglie italiane afferma di aver modificato il menu e il 35 per cento di aver limitato gli acquisti. Significa che 7,7 milioni di famiglie riempiono di meno le buste della spesa e non soltanto di prodotti superflui: il 40,2 per cento degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il 36 per cento quelli di pane e pasta e il 39,5 per cento quelli di carne e pesce.


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