Digitale terrestre? Facciamo il punto

par Cristiano Fantinati
mercoledì 20 maggio 2009

Tutti i giorni, attraverso i media, sentiamo qualcuno decantare le lodi del digitale terrestre, come al solito vengono dette poche frasi incisive del tipo: “il digitale terrestre è il futuro”, “il digitale terrestre sta arrivando”, “saremo tutti interattivi e all’avanguardia”, “potremmo diventare tutti dei commediografi multimediali”, “saremo tutti belli, ricchi, famosi, corteggiati e simpatici”, ecc.

Vorrei fare il punto della situazione su questo sistema ed esaminare vantaggi e svantaggi senza farmi influenzare semplicemente da quello che dicono in televisione quelle persone. Il mio interessamento parte da questa semplice considerazione: perché in tutto il mondo il digitale terrestre non è diffuso? Perché tutti usano il satellite? Siamo davvero così all’avanguardia da essere i primi (o fra i pochi) a lanciare una innovazione di livello planetario?
Mettiamo dunque a confronto i due sistemi e partoriamo una classifica:

Copertura
Il digitale terrestre trasmette il segnale orizzontalmente rispetto alla crosta terrestre, quindi in montagna la copertura non ci sarà ovunque, e dove ci sarà richiederà una infrastruttura molto costosa a causa dell’elevato numero di ripetitori e trasmittenti da piazzare. L’Italia è un paese fatto di montagne.
Il satellite geostazionario trasmette dallo spazio, e quindi la copertura è totale.

Risultato: 1 a 0 per il satellite

Qualità
La qualità è uguale a quella del satellite, ma con l’arrivo dell’alta definizione, il digitale terrestre vedrà restringersi le frequenze, quindi dovrà ridurre il numero massimo dei canali. In altre parole, il numero dei canali è dipendente dalla qualità in modo inversamente proporzionale, cioè più qualità, meno canali.
Il satellite non ha nessuna limitazione.

Risultato: 2 a 0 per il satellite

La tanto decantata interattività
Non esiste; infatti, né il satellite né il digitale terrestre sono infrastrutture interattive, la cosiddetta interattività viene implementata con un mezzo di comunicazione già conosciuto che si chiama telefono, unitamente a programmi televisivi che spiegano come usarlo mediante il telecomando, in pratica si tratta di un telefono a infrarossi a corredo. Comunque questa pratica è utilizzata correntemente in entrambe le tecnologie.

Risultato: punteggio invariato

Inquinamento elettromagnetico
Il digitale terrestre è infinitamente più inquinante del satellite. Questo è dovuto ai numerosi ripetitori e trasmettitori piazzati nei centri delle città e quindi vicini alle persone. Queste antenne essendo omnidirezionali (cioè trasmettono in tutte le direzioni) devono avere una potenza considerevole, inoltre consumano quantità rilevanti di energia elettrica.
 
Il satellite ha una sola trasmittente con bassa potenza, basti pensare che è alimentato con pannelli solari, e questa è raggiunta con antenne direttive (parabole) che vanno letteralmente a cercare il segnale in un punto preciso dello spazio, con pochissimo inquinamento elettromagnetico e consumi di energia, praticamente pari a 0.

Risultato: 3 a 0 per il satellite

Costi
Il digitale terrestre è composto da una rete di trasmittenti di terra che costano una marea di denaro, non mi sbilancio sulle cifre ma posso dire con certezza che costano molto di più del lancio di un satellite. Inoltre, dopo l’installazione dell’infrastruttura, questa è esposta alle intemperie e deve essere manutenzionata costantemente, continuando a costare ogni anno fiumi di denaro.
Il satellite, una volta spedito in orbita è senza manutenzione.

Risultato: 4 a 0 per il satellite

Integrazione con i sistemi esistenti: il paradosso
Quando è nata l’idea del digitale terrestre, la metà degli italiani, aveva già un sistema digitale: il satellite. In pratica gli impianti digitali c’èrano già, le antenne erano già puntate e configurate, la RAI e Mediaset si vedevano già sul satellite, l’interattività era già pronta e si usava, e così pure la PAY-TV. In pratica, non c’era nessun bisogno di creare una ulteriore e costosissima infrastruttura hardware. Se i proprietari del satellite (Murdoch credo) avessero chiesto prezzi troppo elevati, bastava lanciare un altro satellite e fargli concorrenza. Non sarebbe stato necessario neppure spostare le antenne esistenti.
Adesso invece, i poveri italiani si ritrovano sul tetto ben tre antenne, quella analogica, quella del digitale terrestre, e quella satellitare, inoltre si ritrovano in casa tre telecomandi, e due decoder. Il tutto per utilizzare lo stesso identico media: la televisione.

Risultato finale: 5 a 0 per il satellite
 
Dunque vince il satellite per 5 a 0. Spero di non sbagliarmi, forse ho trascurato qualcosa che potrebbe ribaltare il risultato, in questo caso, vi prego, correggetemi. Faccio un appello a qualche esperto di telecomunicazioni, o meglio, all’allora Ministro delle telecomunicazioni Gasparri perché ci spieghi dove sono i vantaggi del digitale terrestre e perché è stato adottato, questo perché alcuni cittadini non capiscono, si sentono derubati e presi in giro.

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