Differenziata di Roma? Tutto nella discarica. 7 arresti per traffico di rifiuti

par Paolo Monarca
giovedì 9 gennaio 2014

Sette arresti per associazione a delinquere e traffico di rifiuti. Tra di loro il patron della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni.

Quelli che dicono "cosa la fai a fare la differenziata, tanto poi buttano tutto nella stessa discarica" da oggi avranno una scusa in più. I carabinieri del NOE, Nucleo operativo ecologico, guidati dal colonnello Sergio De Caprio (l'ex capitano "Ultimo") hanno arrestato sette persone nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dei rifiuti nel Lazio.

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Tra di loro spiccano il proprietario della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni, e l'ex presidente della stessa Regione Lazio, Bruno Landi. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Cerroni detiene quote di maggioranza di diverse società che si occupano di smaltimenti di rifiuti in tutta la penisola, dalla Sicilia all'Emilia Romagna. Gli altri arrestati sono tutti manager e imprenditori di rilievo: Luca Fegatelli, Francesco Rando, Piero Giovi, Raniero De Filippis e Pino Sicignano. La magistratura ha inoltre predisposto il sequestro di beni per il valore di 18 milioni di euro.

Tonnellate e tonnellate di rifiuti (dio solo sa se tossici o meno) finiti nel buco nero della maxidiscarica di Malagrotta, nonostante i milioni di euro (pubblici) spesi per l'impianto di differenziazione. Un "sistema" che avrebbe permesso agli uomini d'affari d'incassare cifre da capogiro. A danno dei cittadini che si sono "sbattuti" per differenziare i loro rifiuti, delle casse dello Stato (continuamente sollecitate per risolvere l'emergenza) e, naturalmente, a danno dell'ambiente.


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