Dieci domande ai giornalisti sportivi

par Maurice
lunedì 28 giugno 2010

I nostri splendidi mezzi e bellimbusti, che ci fanno compagnia sui canali di stato (si fa per dire) dalle 17 a notte inoltrata tutti i giorni in collegamento dal Sud Africa, hanno inaugurato una nuova rubrica: le dieci domande da porre a Lippi e ad Abete dopo la nostra eliminazione ai mondiali.

Giustamente in un paese libero la stampa libera ha tutto il diritto ed il dovere di mettere sotto accusa il potere, anche calcistico, ma noi "fruitori finali" abbiamo il diritto-dovere di fare altrettanto verso l’informazione, soprattutto se pubblica? Io penso di sì, quindi da cittadino, che non capisce una bella mazza di calcio come loro, pongo anch’io dieci domande ai giornalisti Rai e ai loro accompagnatori.

  1. Pensate che i vostri giudizi siano più qualificati di quelli fatti al bar Sport?
  2. Per quale motivo il CT Lippi doveva far sue le vostre indicazioni?
  3. Visto che a gran voce dite che Lippi doveva aver coraggio a rinnovare la nazionale, perché doveva portare in Sud Africa anche i vecchietti Totti e Del Piero?
  4. Avete doti di preveggenza per affermare che Cassano e Balotelli avrebbero davvero cambiato le sorti del nostro mondiale?
  5. Perché di fronte ai vincitori siete così servili, tanto quanto siete boriosi di fronte agli sconfitti?
  6. Perché non avete mai criticato la sentenza Bosman e la mancanza di politiche per i vivai delle società che dovrebbero garantire il ricambio?
  7. Quanto siete condizionati dai club e dalle pressioni politiche esterne?
  8. Quanto vi interessa realmente la crescita sportiva della Nazionale, e quanto invece la polemica a fini audience?
  9. Non pensate di essere corresponsabili anche voi della disfatta per tutta la pressione psicologica prima e durante la competizione?
  10. Perché, se siete così bravi, non avete fatto gli allenatori?

 Giuro che con questo non parlerò più di calcio, salvo fatti clamorosi ovviamente.


Leggi l'articolo completo e i commenti